Una persona che abita a Ferrara non può fare Pasqua sulle Dolomiti bellunesi. Perché lo spostamento comporterebbe un passaggio di regione e in zona rossa non si può. La stessa persona però può arrivare in Veneto per prendere un aereo da Venezia e spostarsi all’estero per le vacanze. Vale per Ferrara, Roma, Milano, Napoli, Padova… Qualsiasi località dello Stivale. Neanche Kafka avrebbe saputo fare meglio. Non c’è niente di inventato o di narrativo. Più semplicemente una nota del ministero dell’interno, diramata in vista delle vacanze pasquali.
Il Viminale ha confermato che è possibile andare all’estero per turismo e si può quindi raggiungere l’aeroporto, anche se si trova in una regione arancione o rossa. Ovviamente, scoppia la polemica. In prima linea Federalberghi.
«Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia» tuona Bernabò Bocca, presidente nazionale di Federalberghi. «Se è vero come è vero che le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio, allora questa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia, così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche».
L’associazione degli albergatori, compresa la sezione locale bellunese, chiede che venga data libertà di spostamento a tutte le persone in grado di esibire un certificato di avvenuta vaccinazione o un tampone negativo effettuato 48 ore prime del viaggio.