«Se i test rapidi attualmente in uso non rilevano tutte le varianti diffuse in Veneto, serve un cambio di strategia».
Sull’argomento interviene la consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda: «L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha segnalato il censimento di 17 varianti del virus Sars-CoV-2 in circolazione nella nostra Regione, 2 di queste varianti sono considerate tipicamente venete. Se, come affermano alcuni esperti, i test antigenici utilizzati in modo massiccio in Veneto non sono in grado di rilevare la presenza di queste due varianti, non è il caso di cambiare strategia?».
Cristina Guarda allarga poi l’orizzonte: «Alla luce anche del rallentamento del piano vaccinale regionale e di dati che confermano un incremento nel numero di contagi e ricoveri nelle terapie intensive, ho presentato una interrogazione rivolta all’assessora regionale alla Sanità (Lanzarin, ndr) per chiedere se intenda intensificare l’utilizzo dei test molecolari nell’ottica di monitorare più accuratamente la diffusione delle varianti autoctone».