Valore Comune attacca Palazzo Rosso: «Aumenti ingiustificati»

Valore Comune attacca Palazzo Rosso: «Aumenti ingiustificati»

«La giunta aumenta tasse e tariffe, altro che le promesse in campagna elettorale». Il gruppo di minoranza “Valore Comune” attacca l’amministrazione De Pellegrin. Lo fa frontalmente, con una serie di interrogazioni depositate ieri alla conferenza dei capigruppo.

Su tutte, tiene banco il tema degli aumenti: «Sappiamo che la situazione non è semplice – dice il capogruppo, Mirco Costa – ma alcuni aumenti ci appaiono ingiustificati e pesano molto sulle tasche dei cittadini». Il riferimento va innanzitutto all’aumento delle rette della casa di riposo “Gaggia Lante”. «Sono stati deliberati, senza nemmeno passare per la conferenza dei capigruppo, aumenti del 10%. Una cifra importante, che si traduce in circa 1.600 euro in più al mese per una famiglia con un anziano non autosufficiente. Se a questo aggiungiamo l’aumento di oltre il 9% per quanto riguarda le mense scolastiche, è chiaro che il quadro è difficile per le famiglie bellunesi».

A preoccupare Valore Comune anche i probabili aumenti della tariffa dei rifiuti: «Abbiamo letto dai giornali che Bellunum ha dato l’ok all’acquisto di Dolomiti Ambiente – attacca l’ex candidato sindaco Giuseppe Vignato – ma non sappiamo nulla di ciò che potrà succedere. Sappiamo però che le 4 società che acquisteranno la società (Bellunum, Valpe, Ecomont e Ponte Servizi) sommano un debito totale di 4 milioni di euro, ai quali si devono aggiungere i 2 milioni e 400mila che pagheranno alla Provincia per Dolomiti Ambiente, oltre ai due milioni di mutuo residuo della società. In totale parliamo di oltre 8 milioni di euro, il 40% del fatturato totale delle 4 società. Gli aumenti della tariffa saranno inevitabili. Ma di che cifre parliamo? Non sappiamo nulla, non c’è stata nessuna comunicazione, e fra poco si dovrà votare il bilancio previsionale. L’amministrazione manca di trasparenza».

C’è un altro aumento tariffario, già deliberato. E’ quello della tariffa dell’acqua. Nei giorni scorsi l’assemblea dei sindaci del Consiglio di bacino dell’idrico ha dato il via libera ad un ritocco dell’11% della  bolletta. «Aumento che si somma all’altro 11% già avvenuto quest’anno – ricorda Vignato – e che non mi sembra giustificato. Bim Gsp parla della necessità di fare investimenti, ma spulciando i bilanci mi risulta che la società soffra invece di una scarsità di efficacia».

I tre consiglieri di Valore Comune si chiedono che ruolo stia giocando Palazzo Rosso: «Il Comune di Belluno dovrebbe farsi valere di più, forte dei 6 milioni di euro di valore delle sue quote, su un totale di 30. Ricordo che il capoluogo avrebbe diritto al 20% degli investimenti di Bim Gsp, ma questo non accade. Bisogna darsi da fare».

La preoccupazione del gruppo tocca anche la sfera demografica. A farsene portavoce il terzo consigliere del gruppo, Riccardo Samaria: «I giovani scappano e il tasso di natalità è tra i più bassi d’Italia – spiega. Abbiamo il 36% di over 65 a fronte di un 22% di persone con meno di 25 anni. Se non si fa qualcosa entro quindici anni la città di Belluno avrà meno di 33mila abitanti, scenderà sotto i trentamila tra trenta. Servono politiche coraggiose e scelte decise per far restare qui, o far tornare i giovani, che attualmente se ne vanno per studio o per lavoro. E lavorare per accogliere nuovi immigrati da includere nel mercato del lavoro».

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