Valbelluna e le Dolomiti: il palcoscenico del Tour de Friends

Valbelluna e le Dolomiti: il palcoscenico del Tour de Friends

Per il terzo anno consecutivo, il Tour de Friends arriva a Feltre. Nel 2019 la città murata fu la tappa finale della corsa cicloturistica a squadre che, partendo da Augsburg, in Germania, ripercorse la Via Claudia Augusta. 

E quest’anno Il Feltrino, invece, sarà punto di partenza e di arrivo. Perché i ragazzi di Rad Race, l’associazione tedesca che organizza l’evento, in Valbelluna hanno trovato calore, accoglienza e strade meravigliose da percorrere in bici.

E così hanno deciso di tornare. L’edizione 2021 del Tour de Friends – The italian edition (nato come attività promozionale della ciclabile Monaco – Venezia e poi trasformatosi in un appuntamento fisso annuale) partirà infatti da Pedavena e arriverà a Feltre. In mezzo, 4 tappe alla scoperta delle più belle strade delle Dolomiti. Grazie anche al finanziamento del Fondo per i Comuni confinanti, così come al supporto di Provincia di Belluno, Dmo Dolomiti, Comuni di Feltre, Pedavena, San Vito di Cadore, Vittorio Veneto, Apt San Martino, Consorzio turistico Cadore Dolomiti.

«La richiesta di tornare è arrivata direttamente dagli organizzatori di Rad Race – spiega Isidoro De Bortoli, ideatore del Tour de Friends e referente per l’organizzazione – che sono innamorati di questo territorio. Essere qui per il terzo anno consecutivo credo sia una sfida vinta, ma da proseguire e portare avanti». 

Circa 250 i partecipanti, provenienti da 12 Paesi del mondo. Cicloturisti di alto livello che pedaleranno lungo i più spettacolari percorsi delle Dolomiti. Oltre 420 km e 10.600 metri di dislivello, affrontando alcuni dei più leggendari passi dolomitici: passo Cereda (1.361m), Passo Rolle (1.984m), Passo Valles (2.032m), Passo Falzarego (2.105m), Passo Cibiana (1.530m), Passo San Boldo (706m).

A seguirli passo passo un’organizzazione rodata, formata da 35 persone, con 5 van e 2 furgoni al seguito. «Ringrazio tutte le realtà che si sono messe a disposizione – continua De Bortoli – in particolare il consorzio Dolomiti Prealpi, che coordina la logistica in loco». 

Una manifestazione di questo tipo rappresenta pure un formidabile veicolo promozionale. «Il Tour de Friends è un evento difficilmente classificabile – spiega De Bortoli – perché non è una gara: non c’è una classifica. Ma non è neppure semplice cicloturismo. È qualcosa di più e di diverso. Perché non ci sono solo le sedi di partenza e di arrivo. Ogni tappa prevede due check-point lungo il percorso: non semplici punti di controllo, ma occasioni per far entrare in contatto il tour de Friends con le comunità attraversate. L’invito che faccio è quello di non aver timore di parlare, interagire con i protagonisti. Il racconto delle storie e dei luoghi è un valore aggiunto che impreziosisce la manifestazione». 

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