“Cantonét de Gena”: rinasce l’antico lavatoio in Valle del Mis

“Cantonét de Gena”: rinasce l’antico lavatoio in Valle del Mis

La fontana con il lavatoio, l’acqua che scorre chiara, pulita e fresca, l’acciottolato, un palchetto in legno che può trasformarsi in panchina dove sedersi e ascoltare le voci del bosco.

Questo è il “Cantonét de Gena”, l’antico lavatoio di Gena Media in Valle del Mis, tornato a nuova vita grazie all’associazione culturale Il Veses Finestre sulla Valbelluna, che ieri sabato 4 settembre, ha riunito donne, bambini e uomini per l’inaugurazione del restauro. «Gena merita di rinascere – ha dichiarato il direttore de “Il Veses”, Luciano Dal Molin –; ecco perché abbiamo scelto di investire parte dei proventi del libro “Sguardi sulla Valbelluna” in questo progetto, il nostro terzo intervento sul territorio dopo il guado di Brustolade e il muretto a secco di Pian de la Rosta”.

Il restauro, progettato dall’architetto Michelangelo Zanin, ha richiesto due anni di lavoro, un impegno economico di 13mila euro, di cui 3mila donati dal Consorzio veneto rocciatori e l’aiuto di molti volontari, saliti a Gena Media anche con la pioggia per completare le opere. I materiali e le tecniche utilizzate sono stati concordati con l’ente Parco, nel rispetto di tradizioni e ambiente.

Alla cerimonia, allietata dal Coro Oio di Santa Giustina, sono intervenuti il sindaco di Sospirolo Mario De Bon, il presidente del Parco Dolomiti Bellunesi Ennio Vigne, l’onorevole Mirco Badole e il comandante dei Carabinieri Forestali Marina Berto.

«Quando sono tornato a Gena negli anni ottanta – ha raccontato Luigi Case, rappresentante della famiglia che per ultima abbandonò il paese – ho trovato la casa piena di rovi e con gli infissi rotti. Ho trascorso molti fine settimana lavorando per sistemare tutto». L’esempio di Luigi è stato seguito da altri vicini e oggi i ballatoi delle case, usate per le vacanze, sono colorati da lunghe file di gerani.

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