“Un’ora per acclimatarsi”, ecco il nuovo format di Oltre le Vette

“Un’ora per acclimatarsi”, ecco il nuovo format di Oltre le Vette

Ultimo fine settimana di Oltre le Vette. Con una novità. Oggi (venerdì 13 ottobre) prende il via il nuovo format “Un’ora per acclimatarsi”, che proporrà tre talk all’aperto in cui si affronteranno temi di stringente attualità insieme a ospiti di rilievo, portando a Belluno un’iniziativa già proposta con successo all’ultimo Trento Film Festival. 

Il primo appuntamento, alle 19 in Piazza dei Martiri, avrà per argomento centrale il bostrico. Nel salottino all’aperto, ci saranno sempre Pietro Lacasella (Alto Rilievo – Voci di Montagna), Michele Argenta (Ci sarà un bel clima), Luca Pianesi (Il Dolomiti) e Sofia Farina (Pow – Protect Our Winters), curatori del format. Con loro a parlare di temi forestali ci saranno il giornalista e dottore forestale Luigi Torreggiani, il dottore forestale Luca Canzan, Daniela Perco (antropologa, ricercatrice, direttrice del Museo Etnografico Dolomiti dall’apertura al 2016) e Iolanda Da Deppo (antropologa e ricercatrice indipendente). 

Prima, alle 18, a palazzo Bembo, è in programma la presentazione del libro “La Perla del Brenta”, di Loris Giuriatti, che racconta la storia di Alfredo “Fortunato” Dinale, ciclista veneto dei primi del Novecento, medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1924. Ma prima ci furono la guerra con i suoi lutti e distruzioni, l’incontro con un giovane Ernest Hemingway, con Sofia, che ne segnerà l’esistenza, e con i tanti amici dell’infanzia e della giovinezza. L’autore dialogherà con Raffaele Addamiano, assessore alla cultura del Comune di Belluno. 

Infine, alle 21, al Teatro Comunale, è in programma l’attesa serata dedicata al cinema, in collaborazione con il Trento Film Festival, durante la quale verranno proiettati tre film presentati all’ultima edizione del festival di Trento. In sala, grazie al sostegno di Montura, ci sarà la guida alpina Omar Oprandi, che introdurrà il film “Ripartire da zero”, di cui è protagonista. A conquistare il pubblico saranno poi le strepitose immagini di “Altavia 4000” (in foto un fotogramma), che narra di due amici intenti a scalare tutte le 82 cime di 4.000 metri delle Alpi in una sola stagione. Come spesso accade, i film rappresentano un’occasione per andare “oltre” le vette più conosciute. E sarà così con “Mountain man”, che mostra una montagna nettamente diversa da quella delle conquiste da record, raccontando le vicende dell’unico glaciologo del Bhutan, che ogni anno viaggia a piedi per giorni negli angoli più remoti dell’Himalaya bhutanese per misurare i ghiacciai che si sciolgono rapidamente a causa dei cambiamenti climatici. 

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