Università della montagna in Alpago, l’ateneo di Padova apre la sede di Spert

Università della montagna in Alpago, l’ateneo di Padova apre la sede di Spert

Lezioni a partire da marzo. Attività legata all’ambito di agraria, ma con l’obiettivo di allargare l’orizzonte, tra la Foresta del Cansiglio e il lago di Santa Croce. Ha aperto ieri (sabato 10 febbraio) a Spert di Alpago la sede distaccata dell’Università di Padova. Il Comune ha sistemato le vecchie scuole elementari e le ha messe a disposizione. E l’ateneo patavino ci ha inserito le sue attività didattiche. Di fatto, quella dell’Alpago sarà l’università della montagna: un servizio e insieme un’occasione di sviluppo per le terre alte.

LA STRUTTURA

L’operazione università è a tutti gli effetti una riqualificazione. L’edificio in cui è entrato l’ateneo è dei primi anni Settanta. È stato utilizzato come scuola elementare fino al 2007, poi è rimasto chiuso. Il progetto è stato avviato nel 2013. I lavori si sono concentrati sull’efficientamento termico (attraverso la realizzazione del cappotto all’edificio e l’installazione di un nuovo impianto termico a pellet), sul rifacimento del tetto, ma anche sulla messa a norma degli impianti e degli allacciamenti, sul miglioramento dell’accessibilità all’edificio e sulla distribuzione degli spazi. Il costo totale è di circa 550mila euro, di cui 120mila dalla Regione e poco meno di 300mila dal Fesr Veneto (anno 2016). 

La struttura, su tre piani, ha il piano terra adibito ad archivio comunale; il primo e secondo invece sono destinati alle attività dell’Università di Padova

I COMMENTI

«Quella di oggi è una giornata storica. Fino a pochi mesi fa, pensare di avere una sede universitaria a Spert era impensabile. E invece oggi vediamo un sogno concretizzarsi» ha detto il sindaco di Alpago, Alberto Peterle, nella cerimonia del taglio del nastro. «Una sede dedicata alla Montagna, quella con la M maiuscola, quella vissuta e partecipata. Una montagna fatta da persone, vere, intelligenti e operose. Fra queste persone, ci sono coloro che hanno creduto nel progetto dell’Università di Spert. In particolare, una persona ha condiviso con me quella folle idea e ha reso possibile tutto questo: la professoressa Laura Secco, che ringrazio di cuore. La sua energia, le sue ricerche e intuizioni, il suo amore per il Cansiglio hanno reso possibile la giornata odierna e alimenteranno il funzionamento di questo gioiello che oggi consegniamo alle nostre comunità. Aver portato l’Università di Padova a Spert non è un punto di arrivo ma un punto di partenza. Quello che dobbiamo fare ora è dimostrate tutti assieme – Comune, Università, la comunità di Spert, le associazioni, gli operatori turistici – che possiamo far crescere questo progetto per dare una prospettiva di sviluppo vera, sostenibile, innovativa e concreta per il nostro territorio e le nuove generazioni».

«Siamo profondamente convinti che la presenza dell’Università di Padova sarà un incredibile valore aggiunto per la frazione di Spert, per il Comune di Alpago e per tutta la nostra conca» ha aggiunto Beatrice Saviane, assessora all’istruzione e alle politiche giovanili del Comune di Alpago. «In un territorio come il nostro che purtroppo soffre più di altri il problema dello spopolamento e della denatalità, attrarre giovani brillanti è quanto di più prezioso per noi».

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