È una scultura lignea con tre secoli alle spalle. Raffigura un Padreterno che giunge in volo. Ed è stata generosamente donata al Museo Diocesano. Sabato prossimo (3 dicembre) sarà presentata ufficialmente per la prima volta al pubblico (alle 18).
La storia della scoperta di questa piccola opera d’arte parla di desideri che si avverano facendo percorsi inaspettati. Come verrà raccontato sabato prossimo. Ad accompagnare la presentazione è nato il Quaderno n. 2 del Museo Diocesano, che racconta la storia dell’opera ed espone lo studio del professor Massimo De Grassi, che ha analizzato la scultura dandone un’interpretazione storica e artistica. Non mancano i contributi di monsignor Giacomo Mazzorana, di Gloria Manera, Mariangela Mattia e Giorgio Reolon. La pubblicazione, oltre a racchiudere un nuovo episodio della storia e della cultura figurativa dei luoghi bellunesi e feltrini, vuole essere un modo per rinnovare l’invito ad avvicinarsi al patrimonio locale.