C’è un settore in ripresa, che assume. Solo che non trova manodopera. È il turismo, che si sta rivelando particolarmente positivo. Secondo i dati del Sistema statistico regionale, nei primi cinque mesi dell’anno le presenze turistiche sono più che triplicate rispetto allo scorso anno, mentre secondo l’analisi di Veneto Lavoro tra gennaio e luglio si sono registrate oltre 103.000 assunzioni a livello regionale, con una crescita pari al +2,4% rispetto allo stesso periodo del 2019, anno record per l’occupazione.
La crescita ha interessato soprattutto i rapporti di lavoro stagionali, che valgono il 52% del totale e che sono aumentati del 12%, mentre quelli non stagionali hanno registrato una flessione pari al -6%. Tra gli stagionali, l’incremento è stato significativo anche per i giovani (+16%) e ha riguardato tanto gli italiani (+11,3%) quanto gli stranieri (+13,8%).
Le figure più ricercate sono quelle dei camerieri (12.865 assunzioni, +15,6% rispetto al 2019), dei cuochi (6.954) e dei baristi (5.481), ma a crescere maggiormente rispetto a tre anni fa è stata la richiesta di bagnini (+41,1%) e addetti al banco nei servizi di ristorazione (+20,6%).
LA SITUAZIONE A BELLUNO
Ovviamente nelle assunzioni sono le province più turistiche a fare la voce grossa: Belluno, Venezia e Verona da sole pesano per l’80% dei contratti di lavoro complessivamente attivati da inizio anno, e oltre il 90% di quelli legati al turismo.
Nel Bellunese risultano 5.557 contratti nel settore turistico quest’anno, il 6,2% in più rispetto a un anno fa (erano 5.169). Di questi, 3.989 sono stagionali. Notevole la ripresa rispetto al 2020, primo anno di pandemia con riduzione drastica dei viaggi: 3.940 i contratti siglati. Di fatto, sono stati superati anche i contratti del 2019: prima del Covid erano stati 5.234.
EPPURE MANCANO FIGURE
Ma non è tutto oro ciò che luccica. Le assunzioni ci sono state, ma mancano ancora all’appello diverse figure professionali. Un problema che tornerà prepotentemente alla carica la prossima stagione invernale. I flussi di assunzioni stagionali mostrano che i profili più ricercati sono sempre quelli legati alla ristorazione, dove converrà fare un’analisi seria delle criticità. Mancano infatti camerieri di ristorante, cuochi e baristi.