Cantieri e disagi. Traffico e disagissimi. L’Alemagna continua a essere un problema. E a Pieve lo sanno bene. Talmente bene che la sindaca Sindi Manushi ha deciso di scrivere alla Prefettura e ad Anas, chiedendo la convocazione di un tavolo, sul quale portare la soluzione.
Il problema principale sono camion e mezzi pesanti. Alcuni sono quelli che quotidianamente usano la statale 51 come via di scambio nord-sud per transitare dalla pianura veneta all’Europa (o viceversa) evitando l’autostrada del Brennero. Ma la maggior parte sono quelli dei cantieri Anas per le tre varianti di Tai, Valle e San Vito. «Tali cantieri presuppongono necessariamente il passaggio quotidiano di centinaia di camion di riporto di materiale da scavo (da e per la cava di Damos) e di trasporto dei materiali di costruzione. A questi si aggiunge il passaggio di molti mezzi pesanti, che transitano necessariamente per Tai, destinati alla realizzazione delle decine di cantieri aperti a Cortina» scrive il Comune di Pieve. «Infine, non sono da trascurare i passaggi degli autobus di linea, dei camion di merci (riportanti spesso targhe straniere), delle automobili di pendolari e residenti e, infine, dei turisti che scelgono le nostre valli per le loro vacanze».
Insomma, una situazione complicata. E nel cuore dell’estate sarà anche peggio.
«È ragionevole e auspicabile pensare – continua ancora la nota dell’amministrazione comunale – che il flusso di turisti aumenterà decisamente nel mese di luglio e, ancora di più, in quello di agosto. Considerando anche le modifiche della viabilità in atto e i frequenti semafori di cui è costellata l’Alemagna, la situazione potrebbe diventare davvero insostenibile. Di qui la richiesta di interloquire con l’Anas e il prefetto al fine di prevenire i disagi che si potrebbero verificare durante la stagione estiva e che andrebbero a danno tanto della popolazione di Pieve, già provata dall’attuale flusso di traffico, quanto dei turisti. È necessario dunque pensare a delle soluzioni anche radicali, ancorché eccezionali e definite in un tempo limitato, come – ad esempio – il divieto di transito di camion a lunga percorrenza».
La sindaca Manushi quindi torna su una posizione già espressa da altri amministratori, in passato: quella di bloccare i tir. «Tale soluzione – continua il Comune di Pieve di Cadore – non andrebbe soltanto in soccorso della cittadinanza, ma anche della stessa Anas e delle ditte esecutrici delle varianti, evitando rallentamenti e inghippi dei cantieri, i quali invece dovranno procedere quanto più speditamente per rispettare le tempistiche imposte dal grande evento olimpico. Le varianti di Tai, Valle e San Vito sono infrastrutture preziose che daranno maggiore agilità di percorrenza della strada statale e respiro ai paesi attualmente assoggettati a grandi flussi di traffico. Siamo consapevoli che tali cantieri, così grandi e di importanza nazionale, comportino inevitabilmente disagi e che questo sia di fatto un sacrificio necessario per una migliore condizione futura. Tuttavia, riteniamo che – grazie a una reciproca collaborazione tra gli enti coinvolti – come è già successo più volte in questi mesi, si possano escogitare soluzioni a beneficio sia dei soggetti attuatori delle opere sia di automobilisti e residenti».