Tornano le “Arance della salute”. Studenti in prima linea

Tornano le “Arance della salute”. Studenti in prima linea

«Lo facciamo perché ci siamo presi una responsabilità». Lo dicono gli alunni delle seconde della scuola media di Sedico che parteciperanno alla campagna “Le arance della salute” in collaborazione con la fondazione Airc-Associazione italiana per la ricerca sul cancro. 

Sabato prossimo (28 gennaio) dalle 14.30 alle 18.30 al Kanguro e domenica 29 gennaio dalle 9 alle 13 in piazza a Sedico davanti alla chiesa gli alunni delle seconde saranno impegnati nella raccolta fondi.

«Secondo i dati del sito dell’Airc – dicono i ragazzi delle classi seconde della Ugo Foscolo di Sedico – ogni anno vengono diagnosticati circa 377.000 casi di tumore di cui 195.000 fra gli uomini e 182.000 fra le donne. Nel corso della vita circa un uomo su due e una donna su tre si ammalerà di tumore. Grazie alla ricerca, però, i dati migliorano e mostrano che il 65% delle donne e il 59,4% degli uomini è ancora vivo a cinque anni dalla diagnosi».

Per questo i ragazzi delle medie di Sedico hanno deciso di aiutare la ricerca sul cancro, vendendo le arance dell’Airc.

«Le arance della salute, coltivate dai contadini e trasportate dai corrieri, costeranno un po’ di più di quelle normali – sottolineano i ragazzi – perché una parte dei soldi servirà a finanziare circa 5mila ricercatori che ogni giorno lavorano per combattere il cancro».

La battaglia contro questa malattia può essere combattuta anche attraverso la prevenzione. «Le arance – dicono i ragazzi – sono state scelte perché sono un cibo salutare e sappiamo che seguire una dieta sana e svolgere attività fisica può aiutare a prevenire un tumore su tre».

Oltre che un’esperienza di solidarietà, per i ragazzi è anche un’occasione per imparare a rispettare gli impegni presi. 

«Ci siamo messi a disposizione come volontari dell’Airc per fare nuove esperienze, per passare del tempo assieme, per imparare a collaborare e per aiutare la ricerca sul cancro» concludono. «Ci teniamo a fare del bene: vivere con la consapevolezza di aver aiutato qualcuno è bellissimo. Il giorno che i nostri insegnanti ci hanno proposto di contribuire a questo progetto abbiamo accettato, ci siamo assunti una responsabilità, abbiamo fatto una promessa a noi stessi, una promessa che dobbiamo mantenere. Noi ci responsabilizziamo e voi vi responsabilizzate con un semplice “Sì”. Aiutateci ad aiutare».

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