Guai a dare per archiviato l’inverno, a fare il cambio armadi e riporre i maglioni pesanti. La stagione fredda (che non è stata tale per gran parte dei mesi che le competevano) è pronta a tornare con un colpo di coda tanto inatteso quanto fastidioso. In calendario ci sono un paio di giornate da sotto zero. E tanti saluti alle gemme e ai fiori degli alberi da frutto che avevano cominciato a sbocciare al sole tiepido degli ultimi giorni.
La prossima settimana infatti è in arrivo una sciabolata gelida che porterà le temperature a crollare di 8 gradi. In montagna ci saranno condizioni di inverno pieno. L’unico aspetto positivo è che durerà poco. E che l’ondata fredda sarà preceduta da qualche goccia di pioggia (con neve sopra i 1.200-1.400 metri).
Intanto i bellunesi si erano abituati alla primavera. Nei giorni scorsi i termometri della Valbelluna avevano sfiorato i 20 gradi di massima, e anche in montagna si sono toccati i 15 gradi (attorno ai 1.200 metri). Valori da aprile inoltrato, quasi maggio.
Ebbene, si torna bruscamente indietro. Oggi (25 marzo) comincia il calo, accompagnato da qualche debole precipitazione. Potranno cadere dai 5 ai 25 millimetri d’acqua (fiocchi di neve solo sopra i 1.600-1.800 metri): pochi rispetto alle condizioni di siccità quasi estrema. Ma per fortuna pioverà anche domani (domenica 26), quando non sono esclusi veri e propri temporali, più probabili dal pomeriggio.
Lunedì ecco il crollo termico, dal pomeriggio, con una diminuzione in quota di 6-8 gradi in poche ore (in alcune zone anche di più). Martedì il freddo sarà onnipresente, con gelate e brinate notturne fino nei fondovalle prealpini, e punte di -20 in alta quota.