Uno sconto del 25 per cento sulla quota variabile della Tari per le attività economiche costrette alla chiusura a causa del Covid-19: è la la proposta che arriverà in discussione, a fine mese, nel corso del consiglio comunale del capoluogo.
Il provvedimento interessa le unità non domestiche “soggette alla sospensione o chiusura obbligatoria dell’attività superiore a 20 giorni per effetto di provvedimenti governativi o locali emanati a seguito dell’emergenza” identificate dai codici Ateco.
«In questo modo – spiega la vice sindaca, Lucia Olivotto – cerchiamo di dare un segnale di sostegno nei confronti della attività che hanno affrontato pesanti difficoltà durante il lockdown. Con lo sconto del 25%, riconosciamo in pratica tre mesi di mancata produzione di rifiuti».
In generale, confermate per il 2020 le identiche tariffe Tari del 2019: «Lo sconto peserà sulle casse comunali per 170mila euro – aggiunge la vice sindaca – che registreremo con una apposita variazione di bilancio che discuteremo nel corso della stessa seduta».
Questo intervento si aggiunge alla cancellazione per diverse mensilità della Cosap e alle agevolazioni per gli ampliamenti e l’occupazione del suolo per i locali pubblici, oltre alle proroghe dell’imposta di soggiorno, dell’Imu e l’imposta di pubblicità: «Nonostante in materia tributaria i Comuni abbiano limitata possibilità di movimento – conclude Olivotto – stiamo valutando anche ulteriori iniziative per sostenere le realtà piegate dalla crisi sanitaria».