Sportello bancomat a Gosaldo: «Segnale importante per le terre alte»

Sportello bancomat a Gosaldo: «Segnale importante per le terre alte»

 

Gosaldo avrà una nuova apparecchiatura postamat: uno sportello bancomat legato a Poste Italiane. 

E, oltre alla comunità, esulta anche il direttivo nazionale Anpci (Associazione nazionale dei piccoli comuni d’Italia), di cui fa parte Dario Scopel: «La notizia dell’installazione e della messa in funzione, dai prossimi giorni, di una nuova apparecchiatura Postamat a Gosaldo rappresenta senza dubbio un segnale che dobbiamo accogliere con soddisfazione e che ci impegna a lavorare in maniera sempre più convinta per i nostri territori di montagna e per le comunità che li abitano». 

Questa riattivazione rappresenta una svolta per il comune dell’Alto Agordino, che arriva a ben dieci anni dalla chiusura dell’ultima filiale bancaria presente nel paese. «Ringrazio i referenti di Poste Italiane, con i quali siamo in contatto da tempo, per avere tenuto fede alla parola data, sulla base di un impegno preso con l’Anci ma soprattutto con l’Associazione dei piccoli Comuni – prosegue Scopel -. I servizi finanziari, e per primo quello di potersi approvvigionare di contanti, rappresentano una delle richieste prioritarie che arrivano dai nostri cittadini. Come abbiamo sottolineato a più riprese, parlare del futuro della montagna (e non solo) senza porre in essere i servizi di base è un esercizio retorico, vuoto e addirittura fastidioso. Ringrazio Poste Italiane per la serietà con la quale sta dimostrando di tenere fede agli impegni presi con la nostra Associazione in un’ottica che, oltre che commerciale, è di effettivo supporto alle famiglie e alle attività economiche, soprattutto nelle zone periferiche come le nostre». 

L’impegno di Poste Italiana prevede molte altre tappe e lo sforzo delle istituzioni competenti sarà quello di far pressione affinché i territori montani non vengano dimenticati: «Continueremo la nostra attività di collaborazione e pressing con Poste Italiane perché l’attività continui, soprattutto a favore delle “terre alte”, letteralmente abbandonate in questi anni da molti istituti di credito. Forse mossi dai piani industriali che vedono prevalere le logiche del profitto a quelle di servizio alla popolazione», conclude Scopel. 

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