L’emergenza sanitaria diventa anche necessità abitativa. Dove sistemare le persone prima ricoverate in ospedale e ora guarite per far trascorrere loro una serena convalescenza? Ci stanno pensando Prefettura, Ulss e Comuni.
Questi pazienti, infatti, per ragioni di sicurezza non possono fare subito rientro nelle proprie abitazioni e, con le strutture ricettive chiuse, per le persone in convalescenza è difficile trovare una sistemazione.
Per questo, il Comune di Belluno ha già individuato e messo a disposizione dell’azienda sanitaria alcuni alloggi da destinare proprio a questo scopo.
«Come sta avvenendo anche in altre città italiane, stiamo cercando posti capienti dove poter accogliere i cittadini dimessi dall’ospedale – spiega il sindaco, Jacopo Massaro –. È necessario però intervenire con urgenza, altrimenti ci troveremo costretti a far trascorrere a queste persone la convalescenza in ospedale, aumentando il carico di lavoro e di occupazione dei reparti: per questo, abbiamo già informato l’Ulss della disponibilità di alcune abitazioni di proprietà comunale dove poter accogliere i pazienti dimissionari, anche non necessariamente residenti nel Comune di Belluno».
Sempre in tema di alloggi, il Comune di Belluno ha concesso in comodato d’uso gratuito un immobile alla Caritas, dove potranno essere accolte le persone senza fissa dimora. «Viste le complicazioni nel far rispettare gli spazi interpersonali nelle strutture già utilizzate dalla Caritas, abbiamo dato la disponibilità di questi spazi dove troveranno spazio sei posti letto, così da poter distribuire meglio gli ospiti che abbiano necessità di un riparo».