«Quanti soldi sono stati ricavati dalla vendita del legname abbattuto da Vaia e come verranno utilizzati?». Il consigliere della Lega Marzio Sovilla chiede spiegazioni a Palazzo Rosso.
«A marzo 2019 il Comune parlava di un piano di recupero del legname in Nevegal e faceva anche una previsione di introiti – ricorda il consigliere -, allora si parlava di vendere le piante abbattute di larice rosso, di larice certificato pefc e materiale da destinare a biomassa e di incassare, dall’operazione, circa 264 mila euro. L’amministrazione annunciava poi di aver concluso un accordo con una ditta altoatesina e di essere riuscita a portare gli introiti a circa 512mila euro». Da allora sono trascorsi oltre due anni: «Poco tempo fa l’assessora al bilancio e vice sindaca Lucia Olivotto diceva che il Comune ha già incassato circa 400mila euro dalla vendita, rispetto ai 512mila preventivati – prosegue Sovilla –, perché l’accordo è stato rivisto al ribasso a causa della lunga permanenza a terra del materiale per il lockdown, che ha imposto un fermo ai lavori. Vorremmo capire a quanto ammonta il ribasso e come verranno utilizzati i soldi ottenuti».
Sovilla chiede dunque un quadro più preciso: «È stata una vendita importante, frutto di un evento eccezionale – conclude – ed è fondamentale ci sia massima condivisione con tutti i membri del consiglio comunale».