Eccolo il primo effetto del Covid: paralizzata l’occhialeria. Nei primi tre mesi del 2020, prima ancora del grande lockdown, l’export bellunese ha perso 176 milioni di euro; 157 solo nel mondo dell’occhiale.
I dati arrivano dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Belluno e Treviso. E sono particolarmente drammatici. Non che si potesse aspettare qualcosa di diverso: l’emergenza sanitaria ha costretto al blocco diverse attività e la paralisi dei mercati si riflette inevitabilmente su produzione ed export. Però il crollo raggiunto nel primo trimestre dell’anno è tosto. Tanto più se si pensa che gli effetti del blocco prolungato si vedranno nei dati del prossimo rilevamento, relativi al periodo aprile-giugno.
I NUMERI
Al 31 marzo le esportazioni della provincia di Belluno, pari a 849 milioni di euro, hanno subito una flessione del 17,2% (-176 milioni), mentre le importazioni sono calate dell’11,4% (-27 milioni). Lo scorso anno, nello stesso periodo, i numeri erano completamente diversi: sia l’export che l’import risultano in crescita (rispettivamente +4,7% e +9,7%). Ma non c’era il coronavirus.
OCCHIALERIA
A pesare è soprattutto l’occhiale. Le vendite all’estero del prodotto per eccellenza made in Belluno sono risultate pari 574 milioni di euro, in calo del -21,5% (-157 milioni) rispetto al primo trimestre del 2019 quando invece la variazione tendenziale risultava positiva (+5,2%). Le flessioni coinvolgono sia il mercato europeo (-17,4%, -45 milioni) che extra-Ue (-23,7%, 112 milioni).
All’interno dell’Unione buona parte della contrazione è dovuta ad una considerevole diminuzione delle vendite verso la Francia, primo partner commerciale (-25,7%, -21 milioni) che aveva chiuso il primo trimestre 2019 con la stazionarietà; anche il mercato spagnolo è in ulteriore flessione (-24,1%, -11,6 milioni); e si aggiungono minori vendite verso i Paesi Bassi (-6,4%), il Portogallo (-51,3%) e la Polonia (-33,2%). Incredibile, ma vero: continuano invece a crescere le esportazioni verso la Germania (+5,6%, +2,7 milioni) e risultano in forte crescita quelle verso la Svezia (+261,3%, +6,6 milioni).
Nell’ambito extra-Ue, che assorbe quasi il 63% dell’export del settore, metà della perdita complessiva dell’area è dovuta alla flessione delle vendite verso gli Stati Uniti (-26,3%) a cui si aggiungono rilevanti diminuzioni anche verso Cina-Hong Kong (-30,3%, -16 milioni) e Regno Unito (-42,8%, -21 milioni).
ALTRI SETTORI
Le vendite dell’industria dei macchinari, pari a 99 milioni di euro, pesano per quasi il 12% delle esportazioni totali della provincia di Belluno, e chiudono il primo trimestre 2020 con una contrazione del -6,1% rispetto al primo trimestre 2019 che già risultava in diminuzione rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
Crescono invece i prodotti in gomma-plastica, terzo settore bellunese per valori esportati nel primo trimestre 2020 (oltre 32 milioni di euro). Rispetto al periodo gennaio-marzo 2019 c’è un netto +16,7%, che frutta 4,6 milioni di euro in più.