Notte di paura per un’escursionista americana.
Ieri sera, attorno alle 22, la Centrale del Suem è stata allertata dal Soccorso alpino di San Vito di Cadore: il motivo? Raggiunto il Rifugio San Marco, un gruppo di escursionisti statunitensi aveva atteso invano la compagna, irraggiungibile anche al cellulare.
Percorrendo il Sentiero Minazio, la trentaduenne proveniente dalla California era rimasta distanziata e da sola, persa nel buio. Dopo aver raccolto il maggior numero di informazioni dai compagni arrivati al Rifugio, sotto la pioggia battente i soccorritori sono risaliti a Forcella Grande e da lì si sono divisi in squadre per avviare la ricerca nei diversi itinerari che la turista avrebbe potuto seguire. Una si è diretta al Bivacco Slataper, due si sono incamminate verso le entrate del sentiero Minazio, una alta e una bassa. Ed è lungo il sentiero basso, poco dopo le cascate verso il Bivacco Comici, che la ragazza ha iniziato a rispondere ai richiami.
Seguendo una traccia, era scesa una cinquantina di metri in mezzo ai baranci e lì si era fermata. Indossava la frontale e, appena si è girata verso di loro, la squadra l’ha individuata. Pur infreddolita e bagnata, stava bene. La californiana ha quindi ricevuto abbigliamento caldo e asciutto ed è stata accompagnata a Forcella Grande per ricongiungersi con gli altri soccorritori e scendere al San Marco, dove sono arrivati alle 3.30 circa.