Siccità e incendi: «Una catastrofe ambientale contro cui bisogna reagire»

Siccità e incendi: «Una catastrofe ambientale contro cui bisogna reagire»

Le fiamme sono spente, anche grazie alla pioggia attesa da settimane. Ma l’odore di fumo e la distruzione provocata dagli incendi sono ancora nell’aria. Guai abbassare la guardia, anche perché la grande siccità delle settimane scorse richiede una pianificazione seria. È l’idea della Flai Cgil di Belluno (Federazione lavoratori agro industria).

«Senza voler sostenere un semplicistico rapporto di causa-effetto tra gli incendi e lo stato di scarsa manutenzione delle superfici boscate di ampie zone della nostra regione, pensiamo che sia necessario evidenziare alcune criticità e condividere una possibile strategia per far fronte a quella che potrebbe essere una tendenza rischiosa, ovvero di relegare il nostro patrimonio boschivo ai margini dell’interesse e dell’impegno pubblico» premette Sebastiano Grosselle, della segreteria regionale Flai. «Siamo convinti che la leva sulla quale agire in modo efficace sia quella della prevenzione, della manutenzione e della messa in sicurezza del territorio boschivo attraverso il corretto utilizzo della nostra risorsa forestale».

La Flai riconosce il grande impegno di Veneto Agricoltura, ma ritiene insufficiente l’impiego di personale nel comparto forestale. «Un incendio è un evento complesso e, soprattutto quando si profila la possibilità di una origine dolosa, potrebbe sembrare inutile approcciare il problema dal versante della prevenzione – continua Grosselle -. Rimaniamo però assolutamente convinti che il rafforzamento dell’impegno e della capacità di governance dell’amministrazione pubblica nel contesto del patrimonio forestale incida sulla possibilità di evitare tali disastri su più livelli: in primo luogo un territorio a bosco oggetto di puntuale manutenzione è un contesto molto meno favorevole alla propagazione di incendi; in secondo luogo il rafforzamento di una economia legata ai prodotti boschivi aumenterebbe anche il presidio diffuso dei nostri boschi, rappresentando una nuova forma di sviluppo economico che aiuterebbe a combattere lo spopolamento delle aree interne e il conseguente abbandono che aumenta la fragilità del territorio. In ragione di ciò, auspichiamo un confronto con la Regione del Veneto su come declinare a livello regionale la Strategia forestale nazionale emanata nel febbraio scorso».

«Infine, non si deve dimenticare che, all’interno della pluralità dei servizi ecosistemici, la risorsa forestale offre anche importantissime opportunità sul fronte educativo e culturale – concludono dalla Flai Cgil -. Un rafforzamento e una qualificazione, anche in termini di educazione ambientale, della frequentazione del nostro territorio rappresenterebbero infatti sicuramente una concreta misura di prevenzione rispetto a episodi distruttivi come quelli di questi giorni, attraverso la diffusione di una forte cultura della sostenibilità e della tutela del nostro patrimonio collettivo che le foreste costituiscono».

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto