Non piove da un po’, il terreno è riarso e l’aria è secca. Tanto basta per il pericolo di incendi. Se ci si aggiungono gli sbadati e i piromani, il gioco è fatto. Ecco perché la Regione Veneto ha decretato lo stato di grave pericolosità per lo sviluppo di incendi boschivi. E a dirla tutta, qualche rogo si è visto, anche nei giorni scorsi. In Nevegal, per esempio, dove sono intervenuti prontamente gli uomini della Protezione Civile. E anche nella zona di Sant’Antonio Tortal (Trichiana).
Le previsioni meteo dicono che nei prossimi giorni il tempo non cambierà: solo sole fino almeno a Pasquetta. Quindi meglio evitare qualsiasi possibilità di fiamme libere. In caso di incendio, infatti, gli uomini impegnati nell’emergenza coronavirus sarebbero chiamati agli straordinari per spegnere i roghi. Molti Comuni bellunesi stanno provvedendo a emettere ordinanze in tal senso: vietate tutte le azioni determinanti anche solo potenzialmente l’innesco di incendi; quindi anche i fuochi di ramaglie e di pulizie di orti e giardini.