«Provincia di Belluno, questa è l’ultima chiamata. O meglio, l’ultimo treno». Ad affermarlo è il coordinatore provinciale di Forza Italia, Dario Scopel.
«L’assemblea generale di Confindustria Belluno Dolomiti ha ribadito a chiare lettere un fatto da tempo evidente: il territorio ha delle reali possibilità di rilancio e di sviluppo, ma solo ad una condizione, ovvero di accelerare senza indugi sul fronte delle infrastrutture. Tra queste, un ruolo strategico per lo sviluppo è rappresentato dalla ferrovia, mezzo di trasporto a basso impatto e sempre più importante nei piani di viaggio dei turisti per i prossimi anni».
Secondo Scopel, è necessario agire su un duplice fronte: «Sia quello a nord, verso Cortina, sia quello a sud, dove un nuovo importantissimo asse sarà costituito dalla Feltre-Primolano. A tale riguardo, accogliamo con estremo favore l’impegno assunto proprio ieri a Belluno dal presidente del Veneto, Luca Zaia: il progetto, già da qualche anno sulla carta, è ancora lento a decollare».
Non solo ferrovia, però: «Per un piano viabilistico integrato provinciale – sottolinea il coordinatore azzurro – un focus particolare andrà rivolto anche alla “Feltrina”, e in particolare alla sua sistemazione sino all’imbocco con la nuova Pedemontana e al miglioramento della Valsugana in alcuni punti critici, come l’imbuto di Carpanè. Determinanti, a questo punto, sono però i tempi».
Scopel chiede un cambio di passo: «Senza gli infiniti distinguo a cui abbiamo assistito negli ultimi anni. Palazzo Piloni – rilancia – si faccia carico del ruolo di coordinamento dei territori e delle amministrazioni locali che gli è proprio, con piglio equilibrato, ma deciso. Sta passando…l’ultimo treno; se non lo prenderemo non ci saranno probabilmente altre occasioni».