Non c’è un attimo di tregua per il Soccorso alpino.
Ieri, alle 11.30 circa, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato verso la Forcella Val d’Arcia, sul Pelmo: il motivo? Un escursionista era ruzzolato per una trentina di metri nel ghiaione. Con lui c’era pure la famiglia.
L’uomo, che fortunatamente non aveva riportato gravi conseguenze, è stato assistito dall’equipe medica e dal tecnico di elisoccorso, sbarcati con un verricello di 20 metri, per essere poi recuperato e trasportato all’ospedale di Belluno. I soccorritori hanno imbarcato anche la figlia, scossa dall’accaduto.
A mezzogiorno invece, la Centrale del 118 è stata allertata per un escursionista, bloccato da un probabile strappo muscolare alla coscia a pochi metri dall’uscita della Ferrata Fusetti, sul Sass de Stria (a Cortina). L’elicottero ha raggiunto il luogo e recuperato l’infortunato( 76 anni, di Milano), per trasportarlo all’ospedale di Cortina.
Nel pomeriggio, intervento di soccorso per un fungaiolo veneziano, infortunatosi a Fusine di Zoldo. La squadra del Soccorso alpino ha lasciato la jeep sulla strada che porta a Cercenà per poi proseguire a piedi 500 metri sul sentiero e risalire i 30 metri di scarpata dove il cercatore di funghi, che si trovava con moglie e figlia, si era procurato un probabile trauma al piede. Prestate le prime cure, i cinque soccorritori hanno allestito gli ancoraggi per la discesa nel bosco, avvenuta con barella portantina. La barella è stata poi trasportata fino oltre il ponte sul torrente Maè, per essere affidata all’ambulanza, che non poteva attraversarlo.