Riaperta l’Alemagna, ma a Cancia sette famiglie restano fuori casa

Riaperta l’Alemagna, ma a Cancia sette famiglie restano fuori casa

Dalle prime luci dell’alba di ieri (19 giugno) la Statale 51 di Alemagna è riaperta nel tratto che attraversa Cancia di Borca di Cadore, dopo la grane colata di fango, limo e massi che aveva invaso la carreggiata nella serata di domenica 16 giugno.
I tecnici di Anas hanno dato il via libera, anche grazie all’efficienza del nuovo sistema semaforico “intelligente”: otto semafori distribuiti tra la statale, le vie secondarie usate come percorsi alternativi e la pista ciclabile, tornata praticabile dopo essere stata liberata da fango e detriti. In caso di nuove colate, i sensori faranno immediatamente scattare il rosso.

Ma se la strada è stata liberata, la quotidianità per alcune famiglie resta bloccata. Sono sette infatti le abitazioni di Cancia ad essere state dichiarate temporaneamente inagibili. La colata di fango, acqua e detriti scesa dall’Antelao ha riempito i vasconi di contenimento, e finché non saranno svuotati non è possibile garantire la sicurezza per chi vive nelle aree più esposte. I vigili del fuoco hanno eseguito controlli casa per casa, verificando la stabilità strutturale di 26 edifici: al termine delle valutazioni, sette immobili sono stati considerati a rischio in caso di nuove colate.

La maggior parte dei residenti ha trovato ospitalità presso amici o familiari. Per cinque persone, appartenenti a tre diversi nuclei, è intervenuto il Comune. «Le sistemeremo in albergo o in un alloggio adeguato», ha spiegato il sindaco di Borca di Cadore, Bortolo Sala. A chi deve lasciare casa verrà rilasciato un pass per accedere agli edifici e recuperare gli oggetti personali necessari per affrontare questo periodo di transizione.

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