In provincia di Belluno, non lontano da Calalzo, c’è una frazione che si chiama San Francesco.

E questo ci porta a ricordare oggi, 4 ottobre, il Santo di Assisi: patrono d’Italia.

Francesco era cresciuto in una famiglia benestante: il padre era un ricco mercante.

Da giovane Francesco aveva condotto una vita molto dissoluta e dedita ai piaceri e vizi della vita. Poi, però la sua vita cambiò in modo repentino, durante la lunga guerra tra Assisi e Perugia: fu fatto prigioniero e liberato un anno dopo e ne uscì davvero malconcio, ammalandosi gravemente.

Quei mesi costretto a letto lo fecero riflettere sulla vita che aveva condotto fino ad allora.

Una volta guarito, uscendo di casa, incontrò per caso un mendicante: gli diede il suo mantello e proprio la stessa notte ebbe una visione in cui Gesù lo ammoniva a cambiare vita.

Da quella notte cambiò radicalmente: dallo sfarzo alla povertà assoluta.

Donò tutto alla chiesa e si coprì con un abito di iuta e ai piedi sandali di cuoio.

Il padre non accettò di buon grado la sua scelta, ma la chiamata era forte dentro di lui.

Aveva solo venticinque anni, ma le idee ben chiare: guarire i lebbrosi e aiutare gli ultimi.

All’inizio solo, si ritrovò poi una schiera di discepoli al suo fianco: nacque l’ordine dei Francescani, conosciuti non solo in Italia, ma nel mondo.

L’amore per gli altri, gli ultimi, il creato: questo Santo insegna tanto ancora oggi.

Alla prossima!