Safilo, trattativa in corso. Ma i nomi delle aziende interessate sono top secret

Safilo, trattativa in corso. Ma i nomi delle aziende interessate sono top secret

Da una parte la trattativa silenziosa per vendere lo stabilimento, senza che si sappia chi vorrebbe comprare. Dall’altra la preoccupazione e l’ansia dei lavoratori. Continua a rimanere in bilico il futuro di Safilo, appeso tra la vendita e il buio. Intanto ieri (17 aprile) si è riunito nel municipio di Longarone il Comitato di sorveglianza socio-istituzionale per il caso Safilo. L’organismo, istituito il 2 febbraio scorso, ha il compito di accompagnare gli altri tavoli istituzionali di trattativa e l’attività dell’Unità di crisi regionale, oltre a monitorare la situazione dello stabilimento produttivo di Longarone, che l’azienda ha definito come “non strategico”. Erano presenti l’assessora regionale al lavoro Elena Donazzan, il senatore Luca De Carlo, i consiglieri regionali territoriali Silvia Cestaro e Giovanni Puppato, i sindaci di Longarone, Pieve di Cadore, Sedico e Cimolais, i vice sindaci di Erto-Casso e Claut, rappresentanze di Confindustria, Certottica e del Centro per l’impiego, i sindacati provinciali e regionali di categoria e le Rsu aziendali.

In apertura di riunione, l’assessora regionale Donazzan ha ribadito la volontà ferma della Regione di tutelare la continuità produttiva del sito e la salvaguardia occupazionale. Ha sottolineato inoltre l’importanza di mettere in fila gli impegni dei singoli attori rispetto alla vicenda, di modo che ognuno proceda con determinazione e ordine nel rispetto dei ruoli, a beneficio della corretta composizione della crisi. 

I sindacati hanno fatto il punto della situazione, illustrando il livello raggiunto nelle trattative con l’azienda (il prossimo incontro è già in calendario per il 27 aprile). Hanno confermato che Safilo, attraverso la figura di un advisor, è impegnata a livello avanzato in una trattativa di cessione dello stabilimento di Longarone, ma le notizie in tal senso sono legate a un vincolo di riservatezza. Hanno riferito l’impegno annunciato da Safilo – e monitorato dal Comitato – di individuare una soluzione per ogni singolo dipendente.

Da parte del senatore De Carlo è arrivata la piena disponibilità a qualsiasi interlocuzione da portare avanti a livello governativo qualora si dovessero aprire canali in tal senso.

«Questo primo incontro del Comitato è stato molto utile per avere un quadro più preciso della situazione. Resta forte la preoccupazione mia e dei miei colleghi sindaci sul futuro dello stabilimento» afferma il primo cittadino di Longarone e presidente della Provincia, Roberto Padrin. «Sto percependo in questi giorni la sofferenza dei lavoratori, per i quali è davvero logorante non sapere quale sarà il futuro. Ma ho fiducia che ognuno nel proprio ruolo riusciremo a comporre una questione che oggi si presenta ancora nebulosa, consapevole che tutti – Regione e assessora Donazzan in testa, con l’impegno dei sindacati – stanno facendo la loro parte. Safilo dovrà assumersi fino in fondo le sue responsabilità, che sono anche di carattere sociale in un territorio che ha dato tanto, in termini umani e professionali, per la crescita dell’azienda».

Il Comitato di sorveglianza socio-istituzionale si aggiornerà il 19 maggio.

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