Rumore di martelli e profumo di legno, al via l’Ex Tempore con 18 scultori

Rumore di martelli e profumo di legno, al via l’Ex Tempore con 18 scultori

Non è novembre senza l’Ex Tempore. L’appuntamento fisso del centro di Belluno torna quest’anno dopo una stagione di stop, causa Covid. E torna in grande spolvero. Da oggi (martedì 2 novembre) e per tutta la settimana sarà il profumo del legno ci cirmolo a regnare tra le vie della città, condito dal rumore di martelli e scalpelli. È la colonna sonora del lavoro attento e paziente della scultura, «l’arte del levare» secondo Michelangelo. E faranno proprio così i 18 artisti chiamati per l’Ex Tempore numero 35: caveranno via il legno di troppo dal blocco di pino cembro loro assegnato. Fino a ricavarne forme e idee.

Per chi ha occasione di passare in centro, è piacevole vedere gli scultori all’opera, distribuiti nelle postazioni di lavoro tra le vie e le piazze. Soprattutto negli ultimi giorni, quando le sculture cominciano davvero a prendere forma. E poi, c’è un ricco calendario di eventi collaterali.

Sabato e domenica (6 e 7 novembre) Piazza Martiri ospiterà una mostra mercato dedicata all’arte e all’artigianato ligneo. Gli stessi giorni, al Museo Fulcis ci sarà l’esposizione di un modellino di zattera in legno. Una riproduzione in scala delle imbarcazioni che venivano utilizzate per il trasporto a Venezia di legno, ferro, carbone e pietra prodotti nel Bellunese (nei secoli in cui Borgo Piave era un fiorente porto fluviale).

Sempre al Fulcis, per tutta la settimana (fino a domenica 7 novembre), sarà possibile visitare un’esposizione di maschere lignee. E per chi visiterà l’Ex Tempore, è attivo il concorso “Fotografando con cura”, che premia i migliori scatti dei particolari degli artisti all’opera. 

Insomma, la proposta del Consorzio Belluno Centro Storico è ricca. E tra una visita e l’altra, c’è la possibilità di riposarsi un’attimo su una panchina da esposizione. Per tutto il mese di novembre, infatti, all’interno dei giardini di Piazza dei Martiri, intorno alla fontana, verrà posizionata una maxi panchina in legno lunga 30 metri raffigurante il classico metro da falegname. È opera degli studenti della Scuola del legno di Sedico. Ed è costituita da varie panchine di legno di un metro ciascuna, per rammentare il distanziamento sociale diventato consuetudine a causa della pandemia.

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