Ritorna a fine mese l’antica fiera di San Matteo

Ritorna a fine mese l’antica fiera di San Matteo

Un weekend imperdibile quello che si preannuncia per gli amanti della produzione a km zero.

A Feltre si alza infatti il sipario sulla ventesima edizione dell’antica fiera di San Matteo, mostra mercato di prodotti agricoli e alimentari tradizionali del territorio.

Un ritorno atteso quello della fiera, che negli anni scorsi ha subìto due battute di arresto, una nel 2018 a causa dell’emergenza Vaia e una nel 2020 con il lockdown dovuto alla pandemia. Dopo il successo del 2021, le bancherelle con primizie della terra bellunese torneranno ad animare le vie del centro. Tutto, come da tradizione, nell’ultimo fine settimana di ottobre, sabato 29 e domenica 30.

Una manifestazione che rappresenta una vera e propria attrazione, tanto che sono previsti alcuni stand in più rispetto all’anno scorso. Saranno dunque circa una cinquantina gli espositori, a cui si sommeranno poi quelli istituzionali: i prodotti infatti arriveranno dal territorio e anche da alcuni consorzi di tutela.

Tutti gli espositori sono stati scelti in maniera rigorosa, in rispetto del valore che ha la fiera di san Matteo. «Abbiamo valutato le richieste secondo il principio fondamentale che la fiera vuole mantenere – ha sottolineato l’assessora all’ambiente e all’agricoltura del comune di Feltre Tiziana Penco in conferenza stampa ieri mattina – cioè quello di portare prodotti che siano legati al territorio e di aziende locali».

Protagonista assoluta di quest’anno sarà dunque la frutta a guscio: in primis la noce feltrina e i moroni, prodotti in abbondanza in questa stagione (tanto che la raccolta ha dovuto subire un arresto per mancanza di spazio). In abbondanza anche la mela prussiana, a cui è dedicata la fiera prevista per questo weekend a Faller di Sovramonte. Ad essere penalizzati per la siccità e il caldo sono stati invece in generale i legumi, in primis i fagioli, che saranno comunque presenti negli stand. Una fiera dunque con prodotti che si dimostrano genuini.

In occasione della manifestazione sarà possibile anche visitare i siti culturali che saranno aperti dal venerdì per tutto il weekend: la galleria Rizzarda, il museo archeologico e il museo diocesano Belluno-Feltre.

In contemporanea, domenica 30 si concluderà anche la tre-giorni dell’esercitazione triveneta di protezione civile prevista nel feltrino, con una sfilata dei volontari che partirà alle 10.30 da Farra e arriverà fino a Feltre, con la deposizione della corona d’alloro presso Parco della Rimembranza.

«Ci teniamo a ringraziare – conclude l’assessora – la Coldiretti, che ha collaborato anche quest’anno per la buona riuscita della fiera, e il Consorzio turistico Dolomiti Prealpi, che ci ha aiutato dal punto di vista economico e pubblicitario per la promozione dell’evento».

L’obiettivo è quello di mantenere una manifestazione con prodotti agricoli o di trasformazione agricola rigorosamente bellunesi: un richiamo all’antica fiera locale, che serviva agli agricoltori per vendere i prodotti della terra raccolti durante i mesi di settembre e ottobre.

Una formula che, si spera, continui a rinnovarsi, per mantenere viva la tradizione del territorio.

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