Prenderanno il via la prossima settimana i lavori di ristrutturazione all’ex cinema Verdi di Lentiai. Da lunedì 10 febbraio sarà allestito l’importante cantiere da 2,6 milioni di euro che nel giro di 10 mesi dovrà portare alla riqualificazione dell’immobile. L’operazione è affidata alla ditta Maroso Costruzioni di Marostica e consiste nell’adeguamento sismico e nell’efficientamento energetico della struttura. Il risultato finale sarà un nuovo spazio cinematografico, teatrale e aggregativo per l’intera collettività della Valbelluna.
L’installazione del cantiere comporterà alcune modifiche all’accesso e allo stazionamento nei pressi di Piazza Crivellaro a Lentiai: il divieto di accesso al Campon, il divieto di sosta negli stalli prospicenti al cinema e lo spostamento della piazzola di raccolta dal retro del cinema alla Piazza degli Alpini da lunedì 10 febbraio fino a fine lavori.
«Comprendiamo che la chiusura del Campon comporti un disagio trattandosi della più importante area di parcheggio del centro di Lentiai» commenta il vicesindaco Simone Deola. «Ma l’importanza dell’intervento giustifica questo temporaneo disagio, mitigato anche dalla presenza di altre aree a parcheggio in Largo Marconi, Largo Europa, via Galilei e Piazza degli Alpini».
Nelle operazioni di svuotamento sono state recuperate e conservate numerose testimonianze del vecchio cinema come le due macchine da proiezione, i registri di sala, alcune decorazioni che saranno restaurate ed esposte nella nuova struttura. Il Comune di Borgo Valbelluna regala invece a chi fosse interessato le vecchie sedie che erano conservate nello scantinato. A tal proposito è stato emanato un apposito avviso. Chi fosse interessato ad acquisirle, può segnalare il proprio interesse entro il 28 febbraio all’Ufficio Gestione Manutenzione Territorio, Patrimonio e Infrastrutture del Comune ai seguenti contatti: tel. 0437 544288 mail: ambiente@comune.borgovalbelluna.bl.it

«Ringrazio tutte le maestranze comunali e i volontari che si sono adoperati nelle operazioni di svuotamento della struttura – conclude Deola -. Il recupero in particolare delle macchine da proiezione e la loro futura esposizione vogliono essere l’ideale filo conduttore che ci guiderà verso il ritorno in vita di questa storica struttura».