Ripristino dei sentieri dopo Vaia: oltre 1200 ore di lavoro

Ripristino dei sentieri dopo Vaia: oltre 1200 ore di lavoro

Una quarantina di volontari per più di 1200 ore di lavoro: Vaia ha lasciato il segno anche ad Auronzo. Ma la locale sezione del Cai (Club alpino italiano) non si è persa d’animo. E, grazie ai suoi soci, si è rimboccata le maniche con un obiettivo ben preciso: riportare i sentieri di montagna all’antico splendore. «Vaia ha influenzato quasi totalmente l’attività relativa alla sentieristica, programmata per il 2019 – spiega Stefano Muzzi, presidente del Cai di Auronzo -. All’indomani della tempesta, abbiamo il monitoraggio dei sentieri di nostra competenza. I più colpiti? Il 119 della Val d’Onge, il 1104 del Vallon Lavaredo e il 1107 della Val di Cengia, in Alta Val Marzon; il 270, 272 e273 della Val da Rin; il 268 e il 1262 nella zona di Monte Agudo; il 120 e il 120 C nella zona di Maraia; il 226 e il 260 nella zona della Marmarole». 

PERCORSO ALTERNATIVO
In questo senso, si è provveduto al tagli di piante schiantate, non di grandi dimensioni e in zone non particolarmente a rischio, alla rimozione di piccoli smottamenti e allo spostamento di modeste quantità di materiale: «Risolta l’emergenza – prosegue Muzzi – ci siamo adoperati in sinergia con diversi volontari, per il ripristino della Val Giralba, chiusa da ormai tre anni. Ed è stato realizzato un percorso alternativo a quello originario, che si sviluppa lungo dei vecchi sentieri pre-esistenti, in zone geologicamente più stabili per una sicura fruibilità nel tempo».
Il tracciato è stato completamente risegnalato fino a Pian de la Salere: «L’impegno è consistito anche nell’acquisto di tabelle in metallo, piantane in legno e vernice. Un lavoro enorme, per il quale ringrazio i tanti volontari che, nell’anonimato e con abnegazione, si sono adoperati. Un grazie anche alla sezione del Soccorso alpino, con la quale da sempre collaboriamo in maniera proficua, e ai componenti la stazione dei Carabinieri forestali». 

SPORT E TURISMO
Per quanto riguarda lo sport, in agosto il Cai di Auronzo ha proposto la Camignada poi siè refuge, una delle gare di corsa in montagna di maggior tradizione, capace di richiamare tra Misurina e Auronzo 1200 persone: «A tutto ciò – conclude il presidente – va aggiunta l’opera svolta dai rifugi di proprietà della nostra sezione, Auronzo e Carducci. A proposito di strutture ricettive, per l’estate 2020 ci sarà l’apertura del nuovo bivacco Fanton sulle Marmarole».

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