Progetto Mosaico, si riparte: il progetto, realizzato in convenzione con l’Ulss 1 Dolomiti e gestito dalla Cadore Società Cooperativa Sociale, riprende domani (lunedì 26 aprile) le sua attività: dove? Nel nuovo laboratorio della zona industriale di Lozzo di Cadore.

«Le attività si sono interrotte a marzo dello scorso anno a causa dello scoppio della pandemia; – spiega Rina De Lorenzo, responsabile degli inserimenti lavorativi della Cadore Scs -. Per garantire a tutti l’operatività in sicurezza, abbiamo cercato nuovi spazi e, grazie anche al lavoro del socio e collega Luca Valmassoi, siamo riusciti a trovare questa nuova sede e a eseguire i lavori necessari per organizzare al meglio il laboratorio».

Quattro le persone – due da Cortina d’Ampezzo, una da Santo Stefano di Cadore e una da Valle di Cadore – che potranno rientrare in laboratorio, coordinate da un’educatrice professionale. 

È bene ricordare che il Progetto Mosaico nasce come progetto sperimentale in alternativa al classico centro diurno: «Vogliamo intercettare le persone con handicap mentale di media o lieve gravità e con capacità lavorative – spiega Michele Pellegrini, responsabile del settore progettazione della Cadore Scs – così da avviare dei percorsi che possano portare a un inserimento lavorativo. Proprio per questo, viene chiamato palestra occupazionale».

Tra le attività svolte in questi anni, c’è la realizzazione di un orto didattico, oltre all lavaggio e la preparazione di pacchetti di posate per le sagre dei paesi del Cadore, giornate di pulizia di strade, marciapiedi e piazzole in collaborazione con i comuni: «La nuova sede poi si trova nella stesso luogo del laboratorio di montaggio, dove la cooperativa svolge lavorazioni per un’azienda cadorina attiva nel settore dell’alta moda, permettendo cosi oltre allo sviluppo delle capacità manuali anche l’insegnamento di regole non scritte come il rispetto degli orari e dei tempi di pausa e il giusto rapporto con i colleghi».