«Rifugi alpini presìdi insostituibili della montagna». Arriva la richiesta di estendere il superbonus

«Rifugi alpini presìdi insostituibili della montagna». Arriva la richiesta di estendere il superbonus

«I rifugi alpini sono autentici avamposto nella custodia del bene-montagna e per questo bisogna utilizzare ogni strumento utile a favorirne la permanenza e la sopravvivenza, anche in termini economici». Il coordinatore provinciale di Forza Italia Dario Scopel rilancia anche per la montagna bellunese una proposta che si sta facendo largo trasversalmente in queste ore e che, partita dall’Uncem, sta raccogliendo il favore di altre istituzioni, come il Cai.

L’idea è quella di richiedere al governo l’estensione del superbonus dell’80% per gli interventi a favore delle strutture ricettive, per l’appunto, ai rifugi alpini, ma anche alle strutture di media montagna, come quelle poste a presidio di malghe e aree verdi. 

«Sappiamo bene quale sia il valore della presenza dei rifugi, ma direi soprattutto di coloro che con grande passione e sacrificio li gestiscono, per l’intera montagna italiana, ma soprattutto per quella bellunese, in alcuni tratti periferica rispetto ai flussi turistici maggiori», sottolinea Scopel. «Al ruolo insostituibile di accoglienza e ristoro per gli escursionisti e gli amanti dei paesaggi montani, si aggiunge infatti, non meno rilevante, quello di autentiche sentinelle dell’ambiente. Una montagna abbandonata diventa in poco tempo una montagna degradata e inaccessibile, con tutto quello che questo comporta anche per le comunità di valle».

A tutto questo si aggiunge l’analisi del contesto storico ed economico attuale. «Due anni di pandemia, con stagioni invernali quasi azzerate e stagioni estive ridotte al lumicino, hanno letteralmente messo in ginocchio molte di queste strutture; è evidente che un sostegno come quello del superbonus potrebbe dare nuovo slancio agli investimenti e garantire ai gestori una autentica prospettiva di ripresa», prosegue il coordinatore azzurro che pone infine l’accento un altro aspetto assolutamente rilevante: «Il tema della transizione ecologica tanto dibattuto in questi mesi necessita di sostegni concreti anche in alta montagna, dove peraltro i costi dell’approvvigionamento energetico sono molto alti; un aiuto all’investimento, per esempio, in impianti per la trasformazione dell’energia solare garantirebbe ai rifugi una maggiore autonomia, costi decisamente inferiori e, contemporaneamente, un impatto ambientale molto ridotto. Mi auguro che il governo faccia propria questa partita tutt’altro che dispendiosa sul piano delle risorse economiche da destinare, ma molto importante per gli effetti che potrà avere per la custodia di un bene prezioso come le nostre Dolomiti, Patrimonio dell’Unesco, e più in generale di tutto l’ecosistema-montagna».

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