Un braccio di mare a dividere due Paesi. Vicende di povertà e disperazione da una parte, l’America a forma di Stivale dall’altra. La storia è quella vera della nave Vlora. E messa a teatro dalla sapienza artistica di Daniela Nicosia, continua a guadagnare consensi e successi. L’ultimo al Festival internazionale “Segni” di Mantova, dove debutta oggi (giovedì 3 novembre) l’ultimo spettacolo di Tib Teatro.
Il titolo è “La nave dolce”, regia e drammaturgia di Daniela Nicosia, con Massimiliano Di Corato. È una piece nata dalla visione dell’omonimo film di Daniele Vicari e racconta una storia vera.
8 agosto 1991. Porto di Bari. Le immagini dell’epoca mostrano l’attracco della nave Vlora, con a bordo – stipati come sardine – 20mila albanesi, uomini, donne, bambini. Fuggono dalla disperazione e da decenni di dittatura. Da questa vicenda, nasce lo spettacolo di Daniela Nicosia, frutto di una ricerca su documenti, pagine di giornale, filmati e testimonianze di quell’8 agosto di 31 anni fa. Tre voci, tre lingue, tre punti di vista: un giovane albanese per raccontare le attese, il viaggio, l’approdo, le speranze; un barese e un bambino italiano.
Una storia fatta di storie che si intrecciano e raccontano una pagina ancora attualissima. “La nave dolce” proprio per questo aveva già vinto, un anno fa, il Premio Gigi Dall’Aglio – Festival Teatrale di Resistenza.