Raccolta firme per il villaggio olimpico a Borca: le date dei presìdi

Raccolta firme per il villaggio olimpico a Borca: le date dei presìdi

L’ultimo assist, in ordine di tempo, è quello di Confindustria. Ma è solo l’ultimo di una lunga serie e si aggiunge a quelli della Provincia, del sindaco di Borca e delle associazioni ambientaliste. Insomma, l’idea di realizzare il villaggio olimpico a Borca di Cadore, recuperando il villaggio commissionato da Enrico Mattei all’architetto Edoardo Gellner agli inizi degli anni Cinquanta, riscuote consensi. E soddisfa i sindacati, che si sono lanciati a piè pari in questa battaglia. 

«Le importanti prese di posizione sul territorio di questi ultimi giorni di soggetti economici, sociali e istituzionali, di associazioni ambientaliste e di moltissimi cittadini – commentano i segretari generali territoriali di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Denise Casanova, Massimiliano Paglini e Sonia Bridda – ci confortano sulla bontà della proposta di recuperare il villaggio ex Eni per ospitare gli atleti olimpici e preliminarmente mettere in sicurezza tutta l’area limitrofa di Cancia e Borca, già oggi a rischio massimo per il movimento franoso del Monte Antelao. Un’occasione senza precedenti per utilizzare al meglio 39 milioni di denaro pubblico e per un lascito al territorio post Olimpiadi che crei occasione di sviluppo nel lungo termine e non solo in occasione dei Giochi». 

L’endorsement degli industriali e di buona parte del mondo amministrativo e politico bellunese ha l’effetto di una nota bevanda energetica e mette le ali alla raccolta firme. Già segnati in agenda i prossimi appuntamenti: il 29 giugno a San Vito di Cadore, il 30 a Feltre, l’8 luglio a Belluno

«Presidi – sottolineano Casanova, Paglini e Bridda – per sensibilizzare la cittadinanza e una raccolta firme online sulla piattaforma change.org per ottenere rapidamente una risposta dai decisori che devono a questo punto dire con urgenza quale direzione vogliono intraprendere: non tenere in considerazione le istanze del territorio e buttare dalla finestra 39 milioni di euro per una struttura da erigere e poi smantellare oppure cogliere l’occasione di mettere in sicurezza 800 abitanti dell’area di Borca di Cadore e contestualmente recuperare una struttura storica del territorio che genererebbe grandi  opportunità sociali, aggregative, culturali ed economiche».

Questo il link alla raccolta firme su change.org: https://chng.it/Xg299wHnmq

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto