Cala il sipario sulla 22. Castelli24h: la maratona di ciclismo su strada (una staffetta a squadre di 12 atleti) ha visto la partecipazione di tantissimi campioni di diversi sport dalla ginnastica (Yuri Chechi) al pattinaggio (la Nazionale di Short Track), sci nordico e velocità (Federico Pellegrino, Mattia Casse, Cristian Zorzi), ciclismo (Paolo Bettini, Daniel Oss, Valerio Agnoli, Luca Paolini), curling (la Nazionale), moto Gp come Mauro Sanchini e Axel Bassani (pilota superbike).
A mettere il sigillo su un’edizione che ha avuto anche un record di pubblico con oltre 16.000 persone tra la partenza di venerdì alle 21 e l’arrivo di sabato alla stessa ora, sono stati i ragazzi trevisani del Team Forty Caselle (Luca Battello, Andrea Busatto, Emanuele Favero, Giovanni Longo, Cristian Luisotto, Alex Verardo, Marco Vettorel, Loris Paoli, Gianluca Milani, Mario Cao, Enzo Daniotti, Mattia Piva) che hanno fatto segnare il record della manifestazione: 537 giri per un totale che ha sfiorato i mille km percorsi, cioè 993,70 km alla media di 41,33km/h.
D’altra parte la lotta è stata agguerrita per tutte le 24 ore e la vittoria è arrivata solo dopo una volata con il vicentino “Team Room” detentore del titolo (e che l’anno scorso aveva vinto con 28 giri in meno). Volata anche per il terzo e quarto posto conteso dal team di casa “Stala da Dec- Diesse Arredo – osteria Piero Ostia” che ha battuto sul filo di lana gli atleti della Nazionale di Short Track (Davide Oss, Mattia Peghini, Lorenzo Previtali, Pietro Sighel, Luca Spechenauser, Daniele Zampedri, Mattia Antonioli, Tommaso Dotti, Alessandro Loreggia, Pietro Marinelli, Fabio Motalli, Thomas Nadalini).
In campo femminile dopo una bagarre nelle prime ore di venerdì, hanno guidato la testa della gara senza molti pensieri le ragazze (un po’ da tutta Italia) del team Sportful Women (Federica Cassol Alessandra De Lorenzo, Alessia Bonetto, Anna Cadorin, Arianna Pezzato, Cristina Paloschi, Diletta Dissegna, Martina Boccardi, Nicole D’Agostin, Valchiria Celeste): 444 giri e per loro 821km percorsi in 24 ore. Alle loro spalle la padovana “Asd Nino’s Bike team” con 420 giri e le bellunesi “Gus Women-Panificio Marchesani” con 418.
Tra le altre categorie il team con almeno 3 donne più veloce è stato lo “Sportful Pro Team” con 506 giri (936 km); il team più veloce sponsorizzato da un bar è stato “Dolomites Lifestyle – Bar Stanga” con 515 giri (952 km), la squadra con i tesserati tutti per la stessa società è stata “Asd Fire & Ice Livigno” con 526 giri (973 km).
Nella classifica di quelli che hanno scelto di pedalare da soli per 24 ore (i cosiddetti “only one”) il più veloce è stato Roberto Galli (355 giri cioè 656 km) marcato stretto da Emanuele Scopel che per 2 giri è arrivato secondo mentre terzo posto per Sandro Zannin (344 giri). Quattro le donne in gara, ma la più veloce è stata la vicentina Deborah Soligo con 226 giri seguita dalla ligure Tea Piccardo con 200 giri e la trevigiana Luciana Lorenzon con 125, quarta Silvia Ballico con 117.
I COMMENTI
«Ragioneremo a bocce ferme tra qualche giorno quando ci saremo ripresi, ma vedere il pubblico delle grandi occasioni riempire la città è già un traguardo importante, soprattutto dopo il grande successo dell’anno scorso con Jovanotti. Ho visto campioni e amatori soddisfatti e molto contenti di essere a Feltre e ci hanno già detto che non vedono l’ora di tornare l’anno prossimo» il bilancio di Ivan Piol, presidente del comitato organizzatore. «Significa che anche quest’anno abbiamo colpito nel segno, la formula di far pedalare insieme amatori vip e atleti ed ex atleti è sicuramente vincente. E l’abbinamento con i progetti di solidarietà permette a molti di divertirsi facendo del bene».
Grande emozione invece per l’attore Paolo Kessisoglu che all’arrivo è scoppiato a piangere, dopo aver pedalato per sostenere i progetti che aiutano i giovani in collaborazione con l’ospedale di Genova. La sua squadra ha percorso 454 giri per un totale di 839 km che sono valsi un assegno di 14.100 euro staccato dalla Manifattura Valcismon (proprietaria del brand Castelli title sponsor). Accanto a loro la squadra dei sostenitori e associati che faceva una raccolta parallela online attraverso la Rete del Dono.