Quando dalla montagna si partiva… Emigrazioni e storie di emigranti a Seravella

Quando dalla montagna si partiva… Emigrazioni e storie di emigranti a Seravella

Riprendono le attività culturali al Museo etnografico della Provincia di Belluno. La villa di Seravella (in foto) sta preparando un vasto calendario di appuntamenti didattici con le scolaresche e intanto comincia l’autunno con una mostra fotografica dedicata all’emigrazione dalla montagna. Focus su un passato in cui dalle valli dolomitiche si partiva – spesso con la valigia di cartone in mano – per andare a cercar fortuna altrove.

“Emigrazione dalle Dolomiti nel corso del Novecento” è il titolo della mostra, curata da Luciana Palla che è anche autrice dell’omonimo libro edito da Bellunesi nel Mondo e dall’Istitut cultural Ladin Cesa de Jan. L’esposizione, composta di numerose fotografie e di documenti vari, illustra i più importanti aspetti dell’emigrazione dai comuni di Colle Santa Lucia, Livinallongo e Rocca Pietore nel corso del Novecento: esodo permanente verso le Americhe e l’Australia, stagionale verso l’Europa. È il risultato di una ricerca storica pluriennale condotta negli archivi, e arricchita da interviste e documenti raccolti con il contributo dei testimoni stessi.

Completa l’esposizione un filmato di mezz’ora con quattro interviste a persone anziane che raccontano le dolorose vicende di chi è partito, e anche quelle, altrettanto difficili, di chi è rimasto in paese. I testi sui pannelli sono in italiano e in ladino.

Il progetto che ha portato alla realizzazione della mostra è stato promosso e finanziato dall’Istitut Cultural Ladin “Cesa de Jan”, con sede a Colle Santa Lucia. L’esposizione gode del patrocinio della Regione Trentino – Alto Adige, dell’Associazione Bellunesi nel Mondo e della Fondazione Dolomiti Unesco ed è stata accolta nel programma della 26° rassegna culturale di “Oltre Le Vette”. La scelta del Museo etnografico della Provincia di Belluno quale sede per l’esposizione nasce dal legame di questo istituto con tanti temi dell’emigrazione bellunese, nei quali ha condotto nel corso del tempo approfondite ricerche, in particolare sulle balie da latte e sull’esodo degli emigranti bellunesi verso il Brasile, temi ai quali sono dedicate specifiche sale lungo il percorso espositivo.

La mostra sarà inaugurata domani (giovedì 6 ottobre alle 18), con la presentazione del libro e la partecipazione dello storico Quinto Antonelli, per anni responsabile dell’Archivio della scrittura popolare presso il Museo storico del Trentino e autore di numerose pubblicazioni. Sarà poi visitabile fino al 24 ottobre dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13, e il weekend dalle 15 alle 18.

«Parlare di emigrazione significa andare alle radici della storia recente delle nostre comunità locali» commenta il consigliere provinciale delegato alla cultura, Simone Deola. «Ma significa anche analizzare avere uno strumento per leggere la contemporaneità, con il drammatico spopolamento della montagna a cui assistiamo ormai da un decennio. Il Museo etnografico, con le sue attività e la sua collezione, offre sempre un alta gamma di proposte culturali. La mostra rientra nella rassegna “Oltre le Vette” e rappresenta, in una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo, un’occasione di sinergia che è un punto di forza delle attività culturali del nostro territorio. L’ingresso alla mostra è gratuito. Consigliamo a chi non lo conoscesse, anche la contestuale visita al Museo».

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