Non è una caduta. Ma poco ci manca. Nella classifica della qualità della vita stilata da Italia Oggi, Belluno passa dal quinto al diciannovesimo posto. Pesano il Covid e le dimensioni demografiche, senza dubbio. Ma scricchiolano anche ambiente e sicurezza. Si potrà dire che sono cambiati i parametri, certo. Ma c’è un dato che attira l’attenzione: la provincia dolomitica è al primo posto per suicidi. Un primato triste su cui vale la pena che società e istituzioni spendano più di qualche riflessione.
LA GRADUATORIA
Il posto in cui si vive meglio in Italia, stando alla classifica del noto quotidiano economico, è Pordenone. Subito dietro Trento (capoclassifica del 2019) e a seguire Vicenza, che balza in alto dal 14° posto di un anno fa. Nella top ten anche altre tre province venete: Padova (4°), Verona (6°) e Treviso (7°). Belluno si ferma in diciannovesima posizione. In coda alla classifica, vale a dire i posti dove la qualità della vita lascia a desiderare, Foggia, Crotone e Agrigento.
COSA FUNZIONA
Affari e lavoro a gonfie vele. La qualità della vita trionfa in questi campi. Tant’è vero che Belluno passa dal 40° al 23° posto: pesano favorevolmente il tasso di occupazione e la dimensione “umana” delle imprese. Bene anche il capitolo “reati e sicurezza” e “istruzione e formazione”.
COSÌ COSÌ
Può stupire lo scivolone sull’ambiente, dalla nona alla ventinovesima posizione. Ma in questo caso incidono assai i veicoli circolanti e la carenza di auto elettriche (normale, in piccoli paesi di montagna). Pesanti anche la scarsa attitudine alle piste ciclabili e l’esiguità del verde urbano (del resto, basta uscire dal centro per trovare tutto il verde del mondo).
Non stupisce invece la posizione in classifica nel capitolo “popolazione”: Belluno paga ancora una volta lo spopolamento della montagna.
COSA NON FUNZIONA
Quello che invece crea zavorra per la qualità della vita di Belluno è il parametro “sicurezza sociale” che quest’anno tiene conto anche del Covid e dell’incidenza del contagio. Nel conto però ci finiscono anche i suicidi ogni 100mila abitanti. Ebbene, la provincia riferimento è Genova, quella che ne conta meno, vale a dire 2,36. La maglia nera invece è Belluno con 15,10.