“Proxima”, svolta digitale per l’alimentari del paese

“Proxima”, svolta digitale per l’alimentari del paese

Zoppè di Cadore guarda al futuro e nell’unico negozio di alimentari del paese arriva Proxima, l’innovativa vetrina digitale che facilita l’accesso a molteplici prodotti e servizi inaccessibili in molti paesi di montagna. La vetrina, la prima del Veneto, sarà inaugurata ufficialmente lunedì prossimo, ma è già funzionante.  Voluta dall’amministrazione comunale Proxima è importante per la sopravvivenza dell’alimentari che, dopo tre anni di chiusura, è stato riaperto a fine dicembre 2021, grazie all’istituzione di una cooperativa di consumo costituita da cento soci, ovvero la metà degli abitanti del paese. L’introduzione alla vetrina digitale permetterà al piccolo negozio di continuare a dare un servizio ai duecento residenti ai piedi del Monte Pelmo.

«Il nostro negozio di alimentari – le parole del sindaco Paolo Simonetti – per noi è linfa vitale, poiché è l’unico erogatore di servizi. Ma in un paese piccolo come il nostro un esercizio commerciale non può permettersi di avere un magazzino fornito e questo rende difficile la sua sopravvivenza. Proxima consente di ampliare l’offerta con molteplici prodotti e servizi, per diventare punto di riferimento per gli abitanti».

Sviluppata dalla cooperativa per lo sviluppo locale Cramars di Tolmezzo (UD), l’impresa sociale Melius, e finanziato dalla Fondazione Friuli, Proxima consta di uno speciale totem interattivo dotato di schermo con tecnologia touch che consente di fare acquisti o prenotazioni online attraverso un software chiaro ed estremamente intuitivo: basta selezionare il prodotto o il servizio, la data di consegna prevista, e confermare l’acquisto. La disponibilità al ritiro in negozio verrà automaticamente notificata via email o sms.

«Nei primi mesi del 2021 – spiega Vanni Treu, responsabile del progetto per Cramars – abbiamo condotto un’indagine intitolata “Gli ultimi. Forme di welfare comunitario”, finanziata da Intesa Sanpaolo, da Fondazione Friuli, e sostenuta dall’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale e dall’Azienda sanitaria Friuli Occidentale. L’indagine ha fatto emergere la disponibilità dei gestori dei negozi di prossimità alla plurifunzionalità commerciale e all’innovazione digitale per corrispondere alle esigenze degli abitanti. Una condizione dovuta anche alla pandemia da Covid-19, che ha cambiato le scelte di consumo e i vincoli allo spostamento, portando a riscoprire i luoghi vicini, il senso del vicinato e i legami con la comunità, e conferendo nuova importanza ai piccoli negozi di montagna. Siamo felici di contribuire, attraverso Proxima, alla sopravvivenza dell’unico negozio alimentari di Zoppè e confidiamo di poter aiutare molte altre comunità in Italia”.

«Siamo orgogliosi di essere il primo paese del Veneto a introdurre questa innovazione», prosegue Simonetti. «A pochi giorni dalla sua installazione e nonostante l’età media elevata dei nostri abitanti, Proxima sta suscitando grande curiosità».

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