«Stiamo a casa»: l’appello, ai tempi del Coronavirus, è raccolto dalla stragrande maggioranza della popolazione. Ma c’è sempre qualche caso isolato per il quale la responsabilità nei confronti di se stesso, e soprattutto degli altri, è un concetto astratto.
Come conferma l’escursionista che oggi è rimasto incrodato sul monte Serva, in comune di Ponte nelle Alpi.
Partito alle 9 di questa mattina, il cinquantenne pontalpino ha pensato bene – anzi, male – di immergersi in una lunga camminata in mezzo al verde. Con buona pace dei “200 metri di distanza dall’abitazione”, imposti dalle ultime direttive.
L’idea, già pessima di suo, è diventata catastrofica nel momento in cui l’uomo ha smarrito il sentiero e si è trovato bloccato sopra salti di roccia (a circa 1.700 metri). Così, non riuscendo più a tornare indietro, è stato costretto a chiamare aiuto.
A quel punto, è entrato in scena il Soccorso alpino. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato due soccorritori di Longarone, mentre una squadra si preparava a intervenire assieme a un’altra arrivata da Belluno: durante il sorvolo, l’escursionista è stato individuato, recuperato col verricello dal tecnico di elisoccorso e trasportato a valle.
Ma nessuno potrà negargli una multa salata.