Domate le fiamme a Presenaio. Ma rimangono da bonificare i possibili focolai che potrebbero covare tra le piante schiantate. È l’ennesima criticità del post-Vaia: la tempesta di fine ottobre 2018 ha lasciato ferite profonde che continuano a creare problemi.
L’incendio che nella giornata di ieri (giovedì 13 febbraio) ha interessato i boschi di Col Curiè (in Comune di San Pietro di Cadore) è praticamente spento, grazie all’intervento dei vigili del fuoco e delle squadre dei Servizi Forestali Regionali. Da stamattina, però, sono proprio gli uomini della Regione Veneto a operare per evitare un ritorno di fiamma. È necessario bonificare il terreno e le piante. Nel frattempo, proseguono i lanci con l’elicottero nelle zone più impervie e non raggiungibili via terra.
«Oltre alle squadre forestali regionali – spiegano dalla Protezione civile – e ai volontari dei gruppi Antincendio boschivo di Auronzo, presenti da ieri, si sono aggiunti anche quelli dell’Antelao di Pieve di Cadore il gruppo di Soverzene, mentre l’elicottero regionale ha già effettuato numerosi lanci e fornito l’acqua alle squadre in quota. Si lavora in alto sui fronti Est e Ovest. La situazione è in sicurezza, solo che il lavoro di bonifica è ancora molto perché il terreno secco e anche il vento, oggi rialzatosi, rianima i focolai. Si prosegue fino al tramonto, ma tutte le squadre sono già preallertate per riprendere la bonifica nella prima mattinata di domani».