Clima secco e vento: una combo micidiale per un’area chiusa come la Valbelluna. E infatti in questi giorni si sono registrati i picchi stagionali di concentrazione delle polveri sottili. Nel weekend le centraline Arpav di Belluno e Feltre hanno misurato valori oltre la soglia dei 50 nanogrammi per metro cubo di Pm10.
Nel capoluogo gli strumenti posizionati da Arpav al Parco Bologna hanno registrato lo sforamento dei limiti per tre giorni di fila. Venerdì 17 59 nanogrammi; sabato 93 (il record) e domenica 63. Era parecchio tempo che a Belluno non si registravano tre sforamenti consecutivi, e va ricordato che secondo gli accordi del Bacino Padano, al quarto giorno di valori oltre la norma scattano le misure di allerta arancione previste dal piano antinquinamento. Contrariamente alle previsioni, però, non ce ne sarà per il momento bisogno, perché lunedì i valori di Pm10 in centro città sono rientrati, con 40 nanogrammi, entro i limiti.
Peggiore la situazione invece a Feltre, dove la concentrazione di polveri sottili è rimasta elevata negli ultimi 4 giorni. Il picco domenica, con 78 nanogrammi, mentre se ne sono registrati 61 venerdì e 75 sabato; lunedì, infine, ancora uno sforamento, con 56 nanogrammi.
Anche a Pieve d’Alpago, dove Arpav ha installato un’altra centralina, la concentrazione di polveri sottili in questi giorni è stata più alta del solito. Due gli sforamenti: venerdì, con 56 nanogrammi, e sabato, con 67.