Emanuela Loi aveva appena 24 anni quando morì – prima agente donna della Polizia di Stato a cadere in servizio – nella strage di Via d’Amelio nel luglio 1992; da poco più di un mese faceva parte della scorta che perse la vita nell’attentato mafioso al giudice Paolo Borsellino. A 32 anni di distanza, la città di Belluno le intitola uno spazio pubblico e lo fa a Levego, nella nascente zona industriale “Quadrante Levego”.

Domani (mercoledì 20 marzo) con una doppia cerimonia sarà infatti intitolato alla memoria di Emanuela Loi uno dei piazzali del Quadrante Levego; il primo appuntamento è alle 9.30 proprio nella zona industriale, con lo scoprimento della targa e con la partecipazione delle istituzioni e di una cinquantina di allievi della Polizia di Stato di Trieste. Quello di mercoledì sarà un momento emozionante per la Polizia di Stato, un ricordo che cade in un giorno significativo nella vita di Emanuela.

Secondo appuntamento alle 10.30 al Teatro Dino Buzzati di Belluno, dove ai discorsi istituzionali seguiranno momenti musicali e letture dedicate alla lotta alla mafia. Porte aperte a tutta la cittadinanza, e in particolare ai giovani e alle scuole, per lanciare un messaggio forte di legalità e di condivisione.

Il percorso di intitolazione nasce nel novembre 2022, con l’approvazione in consiglio comunale della mozione presentata da Fratelli d’Italia. Fu Alessandro Farina, capogruppo FdI in consiglio comunale, a portare in aula la proposta e per lui, militare del 7° Alpini, questa cerimonia non sarà soltanto un obbiettivo politico raggiunto.