Coldiretti Belluno accoglie con soddisfazione il nuovo piano di controllo dei cinghiali 2022-2027 riformulato dalla Regione Veneto in considerazione dell’emergenza Peste Suina Africana. «Il testo presenta significative novità – commenta il presidente provinciale Alessandro De Rocco – e accoglie le nostre sollecitazioni rispetto alla richiesta di una maggiore efficacia del controllo della specie invasiva».
Si tratta di azioni che dovranno essere accompagnate da atti concreti da parte dei soggetti coinvolti e, in primis, dagli Ambiti di caccia e dai Comprensori alpini, strumenti assolutamente necessari al contenimento di questi animali selvatici con il coinvolgimento diretto degli imprenditori agricoli», spiega Coldiretti. Sarà anche istituito un Albo regionale dei selecontrollori che potranno agire con maggiore flessibilità operativa. «Dobbiamo ricordare che la funzione dei selecontrolli – prosegue De Rocco – ha tutti i caratteri della pubblica utilità a tutela del cittadino. La loro azione non è quella di mera caccia, ma di prevenzione di un grave problema sociale, ambientate e economico che purtroppo oggi ha assunto anche i connotati del rischio sanitario».
«Un’attività di monitoraggio farà luce sulla consistenza del fenomeno – aggiungono da Coldiretti – che interessa non solo le campagne, con danni e rischio idrogeologico, ma anche i centri abitati con pericoli continui per i cittadini per i possibili attacchi da parte dei cinghiali, per gli incidenti stradali anche mortali che provocano, senza dimenticare che i cinghiali possono essere veicolo di trasmissione di malattie che mettono a repentaglio il patrimonio suinicolo regionale e i numerosi allevamenti allo stato brado della provincia di Belluno».