«A Belluno il verde urbano continua a essere trascurato e brutalizzato, come si sta verificando anche in questi giorni in vari contesti urbani». Non usano giri di parole Italia Nostra e Fiab Belluno. E del resto, non hanno usato giri di parole neanche nella raccolta firme che hanno avviato qualche mese fa e che ha già raggiunto mille adesioni. La petizione popolare è rivolta al presidente del consiglio comunale (ai sensi dell’articolo 63 dello Statuto del Comune di Belluno) affinché si inizi un nuovo percorso nella gestione del verde urbano cittadino.
«Il risultato della raccolta di firme è stato particolarmente lusinghiero: hanno firmato la petizione popolare ben 884 cittadine e cittadini residenti nel Comune capoluogo a cui sono andate ad aggiungere 116 firme di persone residenti nei Comuni adiacenti, a cui sta a cuore la salvaguardia del verde urbano del capoluogo» sottolineano da Fiab Belluno. «Cittadine e cittadini di Belluno chiedono all’amministrazione comunale di rispettare la normativa nazionale e locale; di approvare un programma pluriennale di potenziamento del patrimonio arboreo e di adottare il Regolamento del verde. E chiedono anche di non abbattere alberi salvo nel caso di accertata pericolosità; di sostituire gli alberi abbattuti e incrementare il patrimonio arboreo».
La petizione diventa particolarmente pressante sul tema delle capitozzature e delle potature che – a detta di Fiab e Italia Nostra – stanno abbreviando la vita degli alberi. Le firme verranno recapitate e protocollate presso i competenti uffici comunali, con la
richiesta che la petizione sia discussa in consiglio comunale.