Domenica prossima (1° ottobre) Fiab Belluno organizza la quarta edizione della “Pedalata di Impegno Civile” per non dimenticare il disastro del Vajont e le sue vittime e per ricordare che, come dice Gioacchino Bratti, «Là ove si vuol forzare la natura, tragiche ne sono le conseguenze».
«La nostra pedalata al Vajont non è una gita: è una manifestazione per l’ambiente perché il tempo sta per scadere» spiegano gli organizzatori. L’attenzione infatti è focalizzata sul tema ambientale perché il disastro del Vajont e il cambiamento climatico sono affini. «Sembra di vedere lo stesso film a sessant’anni di distanza» spiegano da Fiab. «La frana del Toc veniva monitorata quotidianamente, le sue ciclopiche dimensioni – 270 milioni di metri cubi – erano note, gli effetti prevedibili, se solo gli occhi non fossero stati accecati dagli interessi economici. Adesso siamo in una analoga situazione, ma su scala planetari».
La pedalata comincerà con il ritrovo al piazzale dello stadio di Belluno alle 8.15. Il percorso si snoderà dal capoluogo a Soverzene, passaggio a Codissago e poi salita verso la diga. Giro del lago del Vajont, tappa a Erto e ritorno.
La pedalata è impegnativa: sono 70 km con 7 km di salita da Codissago alla diga del Vajont, su una strada molto amata dai motociclisti.
Iscrizione obbligatoria nel sito www.bellunoinbici.it.