Un camion, vero. E un viaggio, simbolico, carico di speranze, ma anche di preoccupazione. Non potrebbe essere altrimenti per i lavoratori Acc, ancora in protesta e in attesa di notizie che non arrivano. Se per fine marzo non ci sarà il tanto atteso “prestito-ponte”, la chiusura dello stabilimento sarà praticamente fatta. Con tanti saluti al piano di rilancio e al progetto ItalComp.
Proprio il progetto ItalComp, con il made in Italy del polo del freddo, sarà al centro dell’attenzione oggi, nell’ennesimo episodio di mobilitazione da parte dei lavoratori Acc. Dal piazzale dello stabilimento zumellese, infatti, partirà un camion, direzione Susegana. Sarà carico dei motori prodotti a Mel e finirà la sua corsa alla Electrolux, dove ad accoglierlo troverà le Rsu della fabbrica trevigiana, in segno di solidarietà con i colleghi bellunesi. «Un gesto importante per rimarcare l’importanza della filiera di produzione tutta veneta e per chiedere al governo una rapida soluzione della crisi Acc» spiega Stefano Bona, segretario Fiom Cgil di Belluno.
Intanto prosegue l’occupazione pacifica del municipio di Borgo Valbelluna da parte degli operai. La pazienza è agli sgoccioli, ma la speranza è ancora viva. Il governo risponderà?