Otto marzo al Fulcis, conversazioni sulla donna e “Buzzati prima di Buzzati”

Otto marzo al Fulcis, conversazioni sulla donna e “Buzzati prima di Buzzati”

Torna, dopo due anni di assenza a causa del Covid, l’appuntamento a Palazzo Fulcis per l’8 marzo, Giornata internazionale dei diritti della donna, organizzato dal Comune di Belluno con il sostegno della Fondazione Teatri delle Dolomiti e la collaborazione delle Officine della cultura.

L’evento si inserisce nelle celebrazioni per i cinquant’anni dalla morte di Dino Buzzati, e si propone di valorizzare un testo doppiamente particolare e significativo. Ne parleranno, in una conversazione a tre voci, l’assessore alla cultura Marco Perale, e le professoresse Rosetta Cannarella e Emma Ricci, con interventi musicali della nota pianista Ramona Munteanu che eseguirà brani tratti dall’opera di Frèdèrich Chopin.

Il testo è una di quelle stampe d’occasione, tipicamente ottocentesche, che venivano pubblicate per celebrare qualche circostanza solitamente festosa, come un matrimonio, una laurea o la nascita di un figlio. In questo caso si tratta dello spartano “per nozze”, confezionato nel 1849 per celebrare il matrimonio con la vicentina Angelina Rossi di Augusto Buzzati (1818- 1891), il nonno di Dino, allora già uditore giudiziario a Belluno e quindi avviato alla carriera in magistratura, che a fine secolo lo avrebbe portato ai vertici del Tribunale di Venezia, nel ruolo di presidente di Sezione di Corte d’Appello.

Un testo doppiamente interessante: intanto per la data, il 1849, cioè l’anno della fine del sogno rivoluzionario della Repubblica Veneziana di Manin e Tommaseo, tramontato il 27 agosto con il ritorno degli Austriaci in laguna; e poi perché riporta un carme poetico di 14 ottave, dedicato al tema, abbastanza insolito per l’epoca, “La donna e la società”. Un segno, con ogni probabilità, delle ricadute sociali anche in periferia, dato che sono arrivate fino a Belluno, delle atmosfere rivoluzionarie del ’48 europeo, italiano e veneziano. L’autore è Ferdinando de Betta, un prolificissimo poligrafo d’occasione: la Bibliografia Bellunese cataloga ben 46 schede a suo nome.

Ulteriore curiosità: questo “per nozze” non compare nella pur dettagliatissima “Bibliografia bellunese” data alle stampe nel 1890 dallo stesso Augusto Buzzati, forse per una retroattiva ritrosia.

Il valore del testo, o quantomeno il motivo di interesse, sta proprio nel tema affrontato e in alcune sottolineature che contiene, decisamente all’avanguardia per quegli anni di paradossale “restaurazione della restaurazione”. Come dimostrano bene alcuni versi:

“Degli uomini ai delitti / tu non ti devi unire / reclama i tuoi diritti / riforma l’avvenir!” (vv. 77-80)

“Ripeti all’uom che Dio / creati uguali ci ha. / Sì sorgi, o donna, e còmpila / quest’opra a te serbata” (vv. 103-106).

L’evento, che si terrà domani nel salone nobile di Palazzo Fulcis con inizio alle 17.30, è a ingresso libero fino a esaurimento posti. Accesso con super green pass e mascherina ffp2.

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