“Ospedale di frontiera”, consegnato il secondo stralcio di lavori al Pronto soccorso

“Ospedale di frontiera”, consegnato il secondo stralcio di lavori al Pronto soccorso

Apparecchiature all’avanguardia e spazi attrezzati per le emergenze. Il “nuovo” Pronto soccorso di Agordo procede. Ieri (3 ottobre) sono stati consegnati i lavori del secondo stralcio di ristrutturazione.

«Con questo secondo stralcio, moderno e funzionale, proseguiamo nel cammino di investimenti sulla sanità di montagna, che come Regione consideriamo fondamentale» ha detto l’assessora regionale Manuela Lanzarin, alla cerimonia di consegna. «Al termine dell’intervento complessivo l’ospedale di Agordo sarà dotato di un pronto soccorso completamente nuovo, capace di rispondere alle necessità dei residenti e di costituire un’offerta sanitaria di qualità ai tanti turisti che, d’inverno e d’estate, frequentano queste zone». 

La struttura di Agordo è oggetto di un significativo intervento di ampliamento e ammodernamento, finanziato con 2,5 milioni di euro dai Fondi di confine, con 500mila euro della Regione Veneto e 92mila euro di fondi dell’Ulss 1 Dolomiti.

Con questo stralcio sono stati realizzati una shock room per la gestione del paziente critico, una sala gessi dove gli ortopedici potranno valutare e curare i pazienti, una sala riunioni, vari locali funzionali al lavoro e all’organizzazione del reparto. Il terzo stralcio riguarderà la realizzazione della camera calda, della rimessa ambulanze e dell’accesso pedonale da parte dell’utenza.

«Dopo l’elisuperficie di Pieve di Cadore che ora ha prolungato la sua attività fino alle 21– ha detto Lanzarin – questo nuovo pronto soccorso sta diventando un nuovo fiore all’occhiello della sanità in montagna, dove non smettiamo e non smetteremo di investire. Questo secondo stralcio ha particolare qualità: la schock room è ad esempio dotata di apparecchi di alta tecnologia, mentre la sala gessi collocata in pronto soccorso consente di mettere al centro il paziente, facendo muovere attorno a lui i medici». 

Il pronto soccorso dell’ospedale di Agordo gestisce le emergenze-urgenze dei pazienti in autopresentazione ma anche quelle che avvengono nel territorio (funzione Suem). I volumi di attività da gennaio a giugno 2022 sono stati: 5.819 accessi. Nel 2021 gli accessi totali sono stati 10.146.

Il pronto soccorso è dotato di apparecchiature di avanguardia, quali ventilatori adatti all’emergenza, monitor multiparametrici con telemetria e sistemi di videosorveglianza. In particolare, una novità rispetto al recente passato sta nella valorizzazione della funzione di OBI – Osservazione Breve Intensiva con sei posti letto tutti monitorizzati per rispondere alle esigenze assistenziali degli utenti del pronto soccorso e per garantire il miglior supporto possibile ai reparti in caso di necessità per upgrade del setting di cura.

Negli ultimi anni è stata implementata inoltre, grazie alla tecnologia della telemedicina, la collaborazione con l’ospedale di Belluno, rendendo possibile l’invio in tempo reale degli Ecg e degli esami radiologi, garantendo così una diagnosi precoce e riducendo i tempi di trattamento nelle patologie tempo dipendenti.

«Questo è un ospedale di frontiera» ha detto la dg Ulss Carraro. «È un presidio fondamentale per la montagna, per i suoi abitanti e anche per i turisti».  

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