Riceviamo e pubblichiamo l’intervento della consigliera Moira Fiorot, a capo del gruppo di minoranza “Orizzonti in Comune”, a Santa Giustina
È stato un 25 aprile diverso dal solito: nessuna manifestazione, nessun assembramento (parola entrata ultimamente a far parte del gergo quotidiano), le piazze rimangono malinconicamente deserte.
Ma l’importanza di questa data rimane, al di là di ogni facile retorica. E al di là soprattutto dei biechi tentativi da parte di qualcuno di sminuirne o svuotarne il significato.
Noi consiglieri comunali del gruppo “Orizzonte in Comune” – nel pieno rispetto della normativa anti Covid – abbiamo deposto un fiore rosso sulla tomba del Partigiano, sepolto in località San Vetor Veses.
Questo è il messaggio che abbiamo letto.
Un piccolo contributo il nostro alla memoria troppo spesso travisata o dimenticata. La lotta dei partigiani ci ha consegnato un Paese libero e da questa lotta è nata la nostra Costituzione, bene comune bene prezioso ma ancora disattesa in gran parte.
Gianni Rodari – Compagni fratelli Cervi
Sette fratelli come sette olmi,
alti robusti come una piantata.
I poeti non sanno i loro nomi,
si sono chiusi a doppia mandata :
sul loro cuore si ammucchia la polvere
e ci vanno i pulcini a razzolare.
I libri di scuola si tappano le orecchie.
Quei sette nomi scritti con il fuoco
brucerebbero le paginette
dove dormono imbalsamate
le vecchie favolette
approvate dal ministero.
Ma tu mio popolo, tu che la polvere
ti scuoti di dosso
per camminare leggero,
tu che nel cuore lasci entrare il vento
e non temi che sbattano le imposte,
piantali nel tuo cuore
i loro nomi come sette olmi :
Gelindo,
Antenore,
Aldo,
Ovidio,
Ferdinando,
Agostino,
Ettore?
Nessuno avrà un più bel libro di storia,
il tuo sangue sarà il loro poeta
dalle vive parole,
con te crescerà
la loro leggenda
come cresce una vigna d’Emilia
aggrappata ai suoi olmi
con i grappoli colmi
di sole.