Lavori per la messa in sicurezza del tratto stradale Crosetta-Pian Cansiglio. E i trenta operatori del Cansiglio protestano con una voce unanime: «Rischia di mettere in ginocchio le attività: da quelle commerciali a quelle agricole a quelle boschive e associative colturali e sportive». L’ordinanza prevede la chiusura del tratto fino al 27 settembre: da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 18.30 esclusi sabati e giorni festivi durante i quali il transito potrà essere regolamentato da movieri o semafori.
«Siamo venuti a conoscenza dell’ordinanza per vie traverse – spiegano i portavoce degli operatori Mirco Fullin (agriturismo Malga Filippon), Annalisa Azzalini (ristorante La Huta), Franca Cappellazzo (gestrice del rifugio Lupi Gufi e Civette di Vallorch), Abramo dell’Antonia (agriturismo Le Rotte) e Maura Azzalini (ristorante Genzianella). Vaghe sono state le risposte ricevute dal responsabile provinciale e da altri funzionari presenti all’incontro organizzato a Fregona, a cui uno solo di noi operatori è stato invitato, Mirco Breda, presidente Centro Caseario Bio Cansiglio di Tambre».
La sicurezza, però, è prioritaria in ogni caso: «Infatti contestiamo la mancanza totale di rispetto verso di noi, che il Cansiglio lo amiamo. Nonostante le difficoltà, qui ci lavoriamo e viviamo tutto l’anno, offrendo un servizio fondamentale. Come si fa a decidere sulla nostra attività e quindi sulla nostra vita lavorativa. Il 90 per cento dei fruitori del Cansiglio sale dalla pianura accedendovi soprattutto da Vittorio Veneto ma anche da Sarone sul versante friulano e non dall’Alpago, percorso più lungo e utilizzato da una minima parte in fase di rientro. Ci chiediamo quindi come un progetto così consistente non abbia previsto l’esecuzione dei lavori in un periodo diverso dell’anno, escludendo l’estate».
Gli operatori sono fortemente preoccupati: «Questa chiusura significa che chi offre ristorazione può fare a meno di aprire. Perché non serviranno più la cucina e tantomeno il personale già assunto che comunque per soli due mesi non accetta un contratto di lavoro».
E concludono: «Pian Cansiglio rimarrà accessibile solo dall’Alpago ma siamo convinti che questa soluzione devii tutto il traffico turistico sulla direttiva del Cadore o altrove e nessuno si illude che i lavori vengano terminati entro l’autunno. Cosa chiediamo? Un incontro serio, propositivo che sia in grado almeno di limitare il nostro danno economico, non inferiore al milione di euro. Chiediamo che almeno si possa transitare nell’orario centrale della giornata, dalle 11.30 alle 13, nell’ora di pranzo: tale soluzione sarebbe un pò di respiro a tutti. Noi la buona volontà ce la mettiamo e saremo pronti ad accogliere chiunque, come sempre».