Nuovo presidente per la Piccola industria bellunese: è Alessandro De Faveri

Nuovo presidente per la Piccola industria bellunese: è Alessandro De Faveri

Alessandro De Faveri, 44 anni, fondatore e titolare della web agency Nodopiano sas di Santa Giustina, è il nuovo presidente del Comitato Piccola industria di Confindustria Belluno Dolomiti. E’ stato eletto martedì scorso (26 luglio).

«Siamo la spina dorsale del manifatturiero bellunese, ma per superare le tante incertezze del periodo dobbiamo potenziare le relazioni interne ed esterne», le sue prime parole da presidente. «La recente crisi di Governo è stata un autogol e ha aggiunto instabilità a un contesto già pieno di incognite: caro-energia, inflazione, carenza di materie prime e di manodopera stanno diventando problemi strutturali. È chiaro che, in un contesto del genere, dobbiamo potenziare la nostra capacità di fare sistema e focalizzarci sulle priorità».

Quattro le aree di intervento individuate dal neopresidente.

La prima riguarda lo sviluppo delle competenze e del capitale umano attraverso la formazione continua, anche degli stessi imprenditori. «Ci concentreremo soprattutto sulla promozione degli Its tra i giovani e sulle necessità di dialogo con scuole e università. Diminuire la percentuale di giovani che non studiano né lavorano deve essere il primo obiettivo. Nella piccola industria montana più che altrove ogni risorsa va coltivata e può fare la differenza”, sottolinea De Faveri, intenzionato anche a portare avanti iniziative per la riduzione del cosiddetto “gender gap”.

La seconda area di intervento è il supporto alla digitalizzazione. “Robotica, blockchain, cyber security, big data sono tecnologie necessarie e soggette a un continuo aggiornamento. Le nostre aziende vanno sostenute nel processo del cambiamento”, prosegue De Faveri. “Anche per questo il ruolo del Digital Innovation Hub di Feltre diventa cruciale, così come il dialogo continuo con Università e centri di ricerca”.

Sostegno che il Comitato Piccola Industria intende garantire anche in materia di sostenibilità e di transizione green (terza azione) e di cultura finanziaria (quarta area di intervento), fondamentale per portare avanti anche le iniziative di internazionalizzazione in un contesto economico, come quello bellunese, vocato da sempre all’export.

«Le sfide sono tante, ma altrettante sono le opportunità, basti pensare alle Olimpiadi o al Pnrr che va attuato nella massima legalità. L’importante», ribadisce De Faveri, «è ritrovarsi anche fisicamente dopo anni di pandemia, scambiare le nostre buone pratiche, collaborare tra di noi e con soggetti esterni come Università e centri di ricerca. In questo, il sistema attivato da Confindustria Belluno è un valore aggiunto: ITS Meccatronico, Dih, Luiss Business School sono iniziative che fino a qualche anno fa non c’erano e che oggi sono eccezionali punti di riferimento, la dimostrazione che questo territorio è vivo».

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto